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nel corso della riunione del tavolo interistituzionale di contrasto al caporalato, presieduto dalla ministro del lavoro nunzia CATALFO, e’ stato presentato il piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato 2020-2022. alla riunione ha preso parte la ministra delle politiche agricole teresa BELLANOVA e del sud giuseppe PROVENZANO. testo del piano qui. in apertura CATALFO, ha ringraziato i presenti – in particolare, i ministri BELLANOVA E PROVENZANO – per lo straordinario impegno dimostrato da ciascuna amministrazione nell’affrontare il tema con un approccio operativo davvero condiviso e di cui essere fieri. “la collaborazione di tutti, a ogni livello – ha indicato CATALFO – non era affatto un risultato scontato”. “il piano e’ il frutto della collaborazione di tutte le istituzioni impegnate a livello centrale, regionale e locale contro lo sfruttamento e il caporalato, riunite nel tavolo presieduto dal ministro del lavoro e delle politiche sociali e aperto anche ad associazioni di categoria, sindacati e terzo settore. il tavolo, inoltre, e’ supportato dall’international labour organization nell’ambito di un programma di sostegno alle riforme strutturali (srsp) finanziato dalla commissione europea”, ricorda il ministero del lavoro. “partendo da una mappatura dei territori e dei fabbisogni di manodopera agricola, il piano affianca interventi emergenziali e interventi di sistema o di lungo periodo, seguendo 4 assi strategici: prevenzione; vigilanza e contrasto; protezione e assistenza; reintegrazione socio-lavorativa, precisa il ministero. questi assi, sono declinati in 10 azioni, considerate prioritarie, specifica il ministero. si tratta di 1) un sistema informativo con calendario delle colture, dei fabbisogni di manodopera e altri dati e informazioni sviluppato e utilizzato per la pianificazione, gestione e monitoraggio del mercato del lavoro agricolo; 2; gli interventi strutturali, investimenti in innovazione e valorizzazione dei prodotti migliorano il funzionamento e l’efficienza del mercato dei prodotti agricoli; 3) il rafforzamento della rete del lavoro agricolo di qualita’, l’espansione del numero delle imprese aderenti e l’introduzione di misure per la certificazione dei prodotti migliorano la trasparenza e le condizioni di lavoro del mercato del lavoro agricolo; 4) la pianificazione dei flussi di manodopera e il miglioramento dell’efficacia e della gamma dei servizi per l’incontro tra la domanda e l’offerta (cpi) di lavoro agricolo prevengono il ricorso al caporalato e ad altre forme d’intermediazione illecita; 5) pianificazione e attuazione di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo in alternativa a insediamenti spontanei e altri alloggi degradanti; 6) pianificazione e attuazione di soluzioni di trasporto per migliorare l’offerta di servizi adeguati ai bisogni dei lavoratori agricoli; 7) campagna di comunicazione istituzionale e sociale per la prevenzione e sensibilizzazione sullo sfruttamento lavorativo e la promozione del lavoro dignitoso; 8)rafforzamento delle attivita’ di vigilanza e contrasto allo sfruttamento lavorativo; 9) pianificazione e attuazione di un sistema di servizi integrati (referral) per la protezione e prima assistenza delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura e rafforzamento degli interventi per la loro reintegrazione socio-lavorativa; 10) realizzazione di un sistema nazionale per il reinserimento socio-lavorativo delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura. “sara’ la direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del ministero del lavoro e delle politiche sociali a curare la segreteria del tavolo. la medesima direzione generale ha gia’ impegnato 88 milioni di euro (su fondi fnpm, fami, fse – pon inclusione) in interventi contro lo sfruttamento lavorativo”, precisa il ministero del lavoro.