CORONAVIRUS, BERTINELLI (PARMIGIANO REGGIANO), STRATEGIA DEL CONSORZIO PER DIFESA FILIERA PRODUTTIVA

il consorzio del parmigiano reggiano rassicura i consumatori sulla salubrita’ della dop e sul fatto che, come ribadito dall’autority europea per la sicurezza alimentare (efsa), attualmente non ci sono prove che il cibo sia fonte o via di trasmissione probabile del virus. per il presidente del consorzio, nicola BERTINELLI “e’ inaccettabile che paesi dell’ue, come anche paesi fuori dall’unione, utilizzino questa crisi sanitaria per arrogarsi il vantaggio competitivo; e’ un fatto aberrante dal punto di vista etico e dal punto di vista legale e’ concorrenza sleale”. “il parmigiano reggiano e’ prodotto oggi come mille anni fa. la produzione e’ regolata da un rigido disciplinare che non consente ai produttori di pastorizzare, centrifugare o refrigerare il latte, per questo il parmigiano reggiano deve essere prodotto ogni singolo giorno dell’anno. fermare la produzione avrebbe conseguenze disastrose per la nostra filiera”, continua BERTINELLI. “dal punto vista operativo non abbiamo problemi perche’ il trasporto del latte dalle stalle ai caseifici e’ consentito cosi’ come la produzione del formaggio che e’ considerata ‘comprovata necessita’ lavorativa’ dal dpcm del 9 marzo”, ha aggiunto BERTINELLI. per far fronte alla potenziale carenza di organico dovuta ai contagi, il consorzio ha creato una rete di coordinamento per mettere a disposizione delle aziende una banca dati di casari in pensione ed ex addetti alla produzione che possono essere richiamati dai caseifici in difficolta’. BERTINELLI chiede inoltre al mipaaf e all’ue “una deroga al disciplinare, prevista dalla legge 1151/2012 che regola le dop in caso di emergenze sanitarie, per consentire maggiore flessibilita’ a tempi e vincoli di lavorazione al fine di evitare la chiusura di caseifici e allevamenti”. “il parmigiano reggiano e’ la prima dop per valore alla produzione con 1,4 miliardi di euro. ci sono oltre 50 mila persone impegnate nella filiera e ovviamente la loro salute e’ la nostra priorita’ assoluta. tutti i caseifici hanno adottato le misure del governo per limitare il contagio, a partire dalla distanza di sicurezza di un metro tra una persona e l’altra”, conclude BERTINELLI.