CONSIGLIO AGRIFISH: BELLANOVA, RUOLO REGIONI CENTRALE IN SVILUPPO RURALE

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“un ruolo delle regioni piu’ centrale nell’ambito del piano strategico, soprattutto per lo sviluppo rurale; la necessita’ di una nuova pac piu’ ambiziosa ‘in materia di ambiente e clima, per privilegiare i processi produttivi piu’ orientati alla sostenibilita”. sono due dei temi sollevati dalla ministra teresa BELLANOVA nel corso del consiglio agrifish di oggi in modalita’ videoconferenza” con, all’ordine del giorno, fra l’altro, “lo stato dell’arte nel negoziato sulla pac post 2020 a partire dalla relazione della presidenza”, rende noto un comunicato del ministero delle politiche agricole. “abbiamo apprezzato lo sforzo volto alla semplificazione di alcuni elementi relativi al modello di governance del futuro piano strategico come i report, gli indicatori, la flessibilita’ sulla determinazione degli importi unitari. tuttavia l’intero sistema appare ancora troppo complesso e di difficile gestione, e ritengo che in questa direzione ci siano ampi margini di miglioramento, per una maggiore semplificazione e sussidiarieta’”, ha asserito BELLANOVA evidenziando, “nell’ambito degli interventi settoriali, la necessita’ di attivare misure piu’ incisive a carattere strutturale per il settore dell’olio d’oliva”, precisa il comunicato. “la ministra ha posto, poi, all’ordine del giorno altre questioni di forte rilevanza politica per l’italia; oltre al ruolo delle regioni nell’ambito del piano strategico, la particolare attenzione che deve essere posta all’architettura verde e alla tutela del reddito degli agricoltori”, continua il comunicato. “nonostante gli sforzi compiuti, l’attuale formulazione del testo non consente di soddisfare appieno le giuste aspettative delle regioni, che devono poter svolgere un ruolo piu’ diretto nella gestione delle politiche di sviluppo menzionate”, ha affermato BELLANOVA. quanto all’ ‘architettura verde’ – precisa il comunicato – la ministra ha sottolineato: “come ribadito piu’ volte, la futura pac dovra’ contenere obiettivi ambiziosi in materia di ambiente e clima, per privilegiare i processi produttivi piu’ orientati alla sostenibilita’. tuttavia il livello di ambizione ambientale deve necessariamente tener conto delle risorse a disposizione. i nostri agricoltori saranno in grado di seguire la strada che stiamo tentando di tracciare, solo se gli impegni da mettere in atto saranno adeguatamente compensati. la maggiore ambizione climatico-ambientale deve derivare da una pluralita’ di interventi su cui occorre garantire maggiore sussidiarieta’ agli stati membri, da esplicitare nell’ambito del piano strategico della pac”. “in questo ambito il settore agricolo ha bisogno, piu’ di altri settori produttivi, di adeguate misure di adattamento, per rimanere competitivi nonostante i problemi provocati dai cambiamenti climatici in atto”, ha proseguito BELLANOVA. ed e’ per questa ragione – sottolinea il comunicato – che la ministra ha chiesto di prevedere il rafforzamento dei “fondi di mutualizzazione”, “cui destinare una quota dei pagamenti diretti come base di intervento sufficientemente ampia per far fronte a rischi di livello catastrofale come le emergenze climatiche o fitosanitarie”, ha detto BELLANOVA.