DAZI: COLDIRETTI, USA PUBBLICANO LISTA DEFINITIVA; COLPITO EXPORT AGROALIMENTARE ITALIANO PER 3 MLD

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“e’ stata pubblicata la lista definitiva dei prodotti e dei paesi europei sotto attacco dei nuovi dazi del presidente degli stati uniti donald TRUMP che per l’italia interessa i 2/3 del valore dell’export agroalimentare e si estende tra l’altro vino, olio e pasta made in italy oltre ad alcuni tipi di biscotti e caffe esportati negli stati uniti per un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro”, rende noto la coldiretti, nel sottolineare “l’avvenuta ufficializzazione sul sito del dipartimento del commercio statunitense (ustr) dell’inizio il 26 giugno della procedura pubblica di consultazione per la revisione delle tariffe da applicare e della lista di prodotti europei colpiti da dazi addizionali a seguito della disputa sugli aiuti al settore aereonautico”. “nell’ambito del sostegno ue ad airbus gli usa sono stati autorizzati ad applicare sanzioni all’unione europea per un limite massimo di 7,5 miliardi di dollari dal wto, che dovrebbe pero’ a breve esprimersi sulla disputa parallela per i finanziamenti usa a boeing la quale darebbe a bruxelles margini per proporre contromisure”, sottolinea la coldiretti, nel precisare che “con la nuova consultazione gli usa minacciano di aumentare i dazi fino al 100% in valore e di estenderli a prodotti simbolo del made in italy, dopo l’entrata in vigore il 18 ottobre 2019 delle tariffe aggiuntive del 25% che hanno colpito per un valore di mezzo miliardo di euro specialita’ italiane come parmigiano reggiano, grana padano, gorgonzola, asiago, fontina, provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello”. “l’export del made in italy agroalimentare in usa nel 2019 e’ risultato pari a 4,7 miliardi, ma con un aumento del 10% nel primo quadrimestre del 2020 nonostante l’emergenza coronavirus”, rileva la coldiretti. “il vino con un valore delle esportazioni di oltre 1,5 miliardi di euro, e’ il prodotto agroalimentare italiano piu’ venduto negli states mentre le esportazioni di olio di oliva sono state pari a 420 milioni, ma a rischio e’ anche la pasta con 349 milioni di valore delle esportazioni”, spiega la coldiretti, che evidenzia: “un settore fino ad ora in crescita nel 2020 nonostante l’emergenza coronavirus con un aumento del 10,3% nel primo quadrimestre dell’anno”. “gli stati uniti sono il principale consumatore mondiale di vino e l’italia e’ il loro primo fornitore con gli americani che apprezzano tra l’altro il prosecco, il pinot grigio, il lambrusco e il chianti, che a differenza dei vini francesi erano scampati alla prima black list scattata ad ottobre 2019”, continua la coldiretti, che spiega: “se entrassero in vigore dazi del 100% ad valorem sul vino italiano una bottiglia di prosecco venduta in media oggi al dettaglio in usa a 10 dollari ne verrebbe a costare 15, con una rilevante perdita di competitivita’ rispetto alle produzioni non colpite”. “allo stesso modo si era salvato anche l’olio di oliva made in italy anche perche’ la proposta dei dazi aveva sollevato le critiche della north american olive oil association (naooa) che aveva avviato l’iniziativa “non tassate la nostra salute”, ricorda la coldiretti. “ora pero’ TRUMP in piena campagna elettorale sembra ignorare le sollecitazioni dall’interno e dall’esterno degli usa, mettendo a rischio il principale mercato di sbocco dei prodotti agroalimentari made in italy fuori dai confini comunitari e sul terzo a livello generale dopo germania e francia”, afferma la coldrietti. “occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare inutili conflitti che rischiano di compromettere la ripresa dell’economia mondiale duramente colpita dall’emergenza coronavirus”, ha affermato il presidente della coldiretti ettore PRANDINI, nel sottolinerare “l’importanza della difesa di un settore strategico per l’ue che sta pagando un conto elevatissimo per dispute commerciali che nulla hanno a che vedere con il comparto agricolo”. “l’unione europea ha appoggiato gli stati uniti per le sanzioni alla russia che come ritorsione ha posto l’embargo totale su molti prodotti agroalimentari, come i formaggi, che e’ costato al made in italy 1,2 miliardi in quasi sei anni ed e’ ora paradossale che l’italia si ritrovi nel mirino proprio dello storico alleato, con pesanti ipoteche sul nostro export negli usa”, ha aggiunto PRANDINI. “al danno peraltro si aggiunge la beffa poiche’ il nostro paese si ritrova ad essere punito dai dazi usa nonostante la disputa tra boeing e airbus, causa scatenante della guerra commerciale, sia essenzialmente un progetto francotedesco al quale si sono aggiunti spagna ed gran bretagna”, ha concluso il presidente della coldiretti.