PAC, BELLANOVA, VISIONE FUTURA FUORI TEMPO, VA RIMODULATA

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“la visione del futuro della politica agricola della commissione ue deve mettere a valore l’insegnamento tratto dall’epidemia, per rendere anche piu’ intimamente coerenti gli obiettivi ambiziosi del futuro verde e le politiche per l’agricoltura e gli agricoltori”, cosi’ la ministra teresa BELLANOVA intervenendo stamane in video collegamento all’assemblea nazionale di confagricoltura. “e’ necessario tutelare il settore agricolo e garantire un processo produttivo costante, caratterizzato da sostenibilita’, qualita’, innovazione. molti erano convinti che il tema dell’autosufficienza alimentare fosse superato con la globalizzazione e le tecnologie produttive e invece la pandemia ha invece dimostrato l’esatto contrario”, ha sottolineato la ministra che ha continuato: “per questo ai miei colleghi europei ho chiesto ripetutamente: coraggio e visione. consapevole della strategicita’ della filiera agroalimentare e avendo ben chiari i risultati che proprio sul tema della sostenibilita’ la nostra agricoltura italiana ha raggiunto. certamente possiamo e dobbiamo fare di piu’ ma l’italia nel campo dell’agricoltura sostenibile ha molto da insegnare e come spesso ci siamo ripetuti, a quel futuro verde che tutti abbiamo come obiettivo il nostro paese arriva con le carte piu’ che in regola, per il suo essere primo al mondo per la biodiversita’, tra i primi al mondo per l’agricoltura biologica e l’agricoltura integrata, tra i meglio organizzati sulle attivita’ di economia circolare quale il recupero e il riutilizzo delle eccedenze alimentari, tra i virtuosi per le politiche sulle bioenergie”. “credo quindi che sia opportuno affermare la nostra voce in europa sul tema della sostenibilita’ nella produzione agricola mettendo maggiormente in luce cio’ che gia’ oggi i nostri produttori fanno. e su questo sto lavorando da mesi: occorre ascoltare le esigenze di tutte le aziende dalle piu’ piccole a quelle con grandi prospettive e soprattutto guardare all’agricoltura come parte della soluzione per la crisi climatica”, ha evidenziato la ministra.”e’ necessario tenere conto di cio’ che di buono gia’ oggi il settore agroalimentare garantisce e non il contrario. abbiamo da costruire l’agricoltura del futuro forti, anche dell’esperienza vissuta in questi mesi, della strategicita’ della filiera agroalimentare, della sua straordinaria qualita’, determinazione, forza e resilienza e di una lezione che, ce lo siamo gia’ detti, io sono sicura vada assolutamente messa a valore: l’interconnessione di tutti gli anelli della filiera. questo comporta una responsabilita’ ancora piu’ forte non solo del decisore politico, a cui evidentemente non intendo venire meno, ma proprio di tutti gli attori coinvolti: responsabilita’ nel saper individuare con rigore le criticita’ e con altrettanto rigore saper mettere a fuoco le soluzioni. e significa anche rafforzare il metodo cui non siamo mai venuti meno: ascolto e confronto, soprattutto con chi e’ sul ‘campo’. un confronto che diviene addirittura imprescindibile per mettere a fuoco con piu’ precisione e ambizione le politiche di internazionalizzazione e di sostegno all’export: lavorare insieme, e concorrere insieme alla individuazione dei tasselli necessari sara’, in qualche modo, determinante per la bonta’ dei risultati a cui tutti tendiamo”, ha concluso BELLANOVA.