ASSEMBLEA TURISMO VERDE-CIA, PERSI 600 MLN NEL 2020 RIPARTIRE DA PATRIMONIO AREE INTERNE

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“sostenibile e lento, costruito sul valore dell’esperienza all’aria aperta e sull’economia delle relazioni umane, in connessione con l’identita’ paesaggistica, culturale ed enogastronomica di ogni luogo, a partire dalle aree rurali d’italia, che la pandemia ha reso alternativa di vita piu’ sana e sicura. sono questi gli asset e la visione di turismo sui cui puntare per salvare dall’emergenza covid un settore che vale il 16% del pil nazionale”, afferma un comunicato di turismo verde, l’associazione per la promozione agrituristica di cia-agricoltori italiani che ha fatto il punto sul comparto e le azioni da cui ripartire, nell’annuale assemblea nazionale a roma. “per turismo verde-cia, dunque, il futuro del settore in italia, si conferma la chiave di volta per la ripresa socioeconomica del paese”, spiega il comunicato. “ne sono leve strategiche gli agriturismi diffusi su tutto il territorio nazionale, ovvero 24 mila strutture per 100 mila addetti, e le aree interne che occupano il 60% della superficie nazionale”, evidenzia il comunicato, che aggiunge: “entrambi punti di forza importanti e duramente colpiti dalla pandemia”. “nell’arco del 2020, infatti, stando all’analisi di cia, la crisi da covid togliera’ agli agriturismi piu’ di 600 milioni di fatturato (su un oltre un miliardo annuo di media) e oltre 295 milioni di presenze”, sottolinea il comunicato, che precisa: “perdite per lo piu’ concentrate nel lockdown e fino a giugno, quando i flussi turistici nelle strutture ricettive italiane, tra presenze e arrivi, hanno ceduto l’89% rispetto al 2019, raggiungendo ad aprile un -96% di presenze e di fatto l’azzeramento degli arrivi (-99%)”. “poco ha potuto l’avvio dell’estate con giugno che ha fatto registrare un -78% di arrivi e -80% di presenze. luglio e agosto hanno riportato gli italiani in vacanza, ma senza incidere sul trend complessivo. nel trimestre estivo la domanda estera e’ crollata del 65,9%, mentre l’aumento di quella interna e’ stato di solo 1,1%”, prosegue il comunicato. “in questo scenario non tutte le regioni hanno mostrato pari resistenza. piu’ forti toscana, veneto e puglia. mare e montagna hanno tenuto piu’ delle citta’ d’arte, nel primo caso con perdite del 30%, mentre nel secondo quasi del 90%”, spiega il comunicato. “fragili per natura, perche’ ancora prive di servizi e infrastrutture fisiche e digitali adeguate, le aree interne hanno mostrato, di contro, importanti potenzialita’ con un +5,2% di presenze interne nelle localita’ rurali e di collina, e un +2,7% in quelle montane”, evidenzia il comunicato. “numeri in calo, ma anche nuove tendenze, indicano la strada da percorrere puntando sul patrimonio rappresentato dalle aree interne d’italia che meglio conciliano il rispetto delle regole anti-covid con la ricerca dell’esperienza turistica autentica, promotrice di sostenibilita’ ambientale, sociale ed economica, tra riscoperta di paesaggi e piccoli borghi, tradizioni e piatti tipici”, afferma il comunicato, nel sottolineare che “nessuna ripresa sara’ poi possibile, senza una reale svolta nell’economia delle relazioni su cui turismo verde rilancia, guardando al progetto cia ‘il paese che vogliamo’ che del dialogo sul territorio tra istituzioni, enti e associazioni ha fatto il motore del cambiamento e della rinascita delle aree rurali”. “dal bonus vacanze alla sospensione di imu e tari, abbiamo raggiunto in questi mesi importanti risultati a tutela degli agriturismi di tutta italia”, ha affermato il presidente di turismo verde-cia, giulio SPARASCIO, secondo cui “ora occorre non allentare il filo con le regioni, molte delle quali ancora non rendono accessibili i contribuiti a fondo perduto previsti dal dl rilancio”. “inoltre e’ necessario rifinanziare la cambiale agraria strumento di accesso al credito agile e libero da lacciuoli burocratici, che ha gia’ dimostrato di essere una boccata d’ossigeno per agricoltori e operatori agrituristici”, ha aggiunto SPARASCIO. “c’e’ poi la grande opportunita’ del recovery fund”, ha dichiarato dino SCANAVINO, presidente nazionale di cia-agricoltori italiani, nel concludere che “lavoriamo insieme con il governo e sul territorio affinche’ dia il giusto spazio e progetti mirati alla promozione delle aree interne coinvolgendo gli agriturismi”.