MALTEMPO: COLDIRETTI, 10 NUBIFRAGI AL GIORNO DA INIZIO AUTUNNO (+119%)

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“in questo inizio di autunno 2020 gli eventi metereologici sono piu’ che raddoppiati (+119%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con ben 160 nubifragi, grandinate, tornado e bombe d’acqua che hanno provocato frane, esondazioni e vittime lungo la penisola”, afferma la coldiretti sulla base di una propria analisi in occasione dell’arrivo della nuova ondata di maltempo “con l’allerta gialla in 13 regioni su dati dell’european severe weather database (eswd) dal 21 settembre fino ad ora, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”, precisa l’organizzazione. “il maltempo ha colpito a macchia di leopardo con una media di 10 nubifragi al giorno che hanno devastato le campagne dove e’ in pieno svolgimento la vendemmia ma anche la raccolta di mele, pere e sta iniziando quella delle olive e del riso”, sottolinea la coldiretti. “edifici rurali lesionati, strade rurali interrotte, piante sradicate, serre divelte, animali affogati o bloccati in alpeggio, uliveti e vigneti spogliati, frutta e ortaggi rovinati e raccolti di riso distrutti con il lavoro di un intero anno andato perduto nelle aziende agricole con oltre 300 milioni di euro di danni produttivi e strutturali”, evidenzia la coldiretti. “siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una piu’ elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”, continua la coldiretti, che spiega: “le precipitazioni sempre piu’ intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua si abbattono su un territorio reso fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con piu’ di nove comuni su dieci a rischio per frane o alluvioni”. “sono infatti saliti a 7275 i comuni con parte del territorio in pericolo di dissesto idrogeologico, il 91,3% del totale ma la percentuale sale al 100% per liguria sulla base dei dati ispra”, sottolinea la coldiretti. “il risultato e’ che sono 7 milioni gli italiani che vivono in aree a rischio frane, alluvioni ed esondazioni di fiumi in una situazione di incertezza determinata dall’andamento meteorologico che condiziona la vita e il lavoro”, prosegue la coldiretti, nell’evidenziare che “a questa situazione non e’ certamente estraneo il fatto che il territorio e’ stato reso piu’ fragile dalla cementificazione e dall’abbandono che negli ultimi 25 anni ha fatto sparire oltre ¼ della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile in italia che si e’ ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari”. “per questo l’italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilita’ di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attivita’ nelle campagne”, afferma la coldiretti, secondo cui “il recovery fund e’ una opportunita’ per intervenire e realizzare una grande rete di bacini di accumulo capace di garantire una costante disponibilita’ di acqua per l’agricoltura e la produzione di energia rinnovabile”. “un esempio e’ il progetto che coldiretti ha condiviso con anbi, terna, enel, eni e cassa depositi e prestiti per la messa in cantiere di una rete diffusa di invasi per consentire una regimazione delle acque che garantira’ una riduzione dei danni causati dagli eventuali eccessi di ruscellamento, fornendo inoltre un contributo per l’approvvigionamento idrico per gli interventi antincendio e sostenendo inoltre la produzione di energie rinnovabili da fonte idrica”, conclude la coldiretti.