ROTA (FAI CISL), BENE ITALIA SU NUTRISCORE, INSISTERE SU CONDIZIONALITA’ SOCIALI NELLA NUOVA PAC

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“il nutriscore e’ un sistema di etichettatura ambiguo, disorienta il consumatore con un semaforo verde che non e’ sinonimo di maggiore qualita’ dei prodotti. il made in italy rischia di vedere penalizzato tanto lavoro di qualita’, come nelle produzioni di olio, formaggi, salumi”, ha detto il segretario generale della fai cisl, onofrio ROTA, intervenendo al webinar “roma-bruxelles: quali strade per l’agroalimentare”. “da questo punto di vista, la scelta della ministra BELLANOVA di non proseguire il negoziato europeo per un testo conclusivo del consiglio agrifish e’ piu’ che condivisibile, cosi’ come la controproposta di un sistema come il nutrinform battery, da ieri in gazzetta ufficiale, piu’ apprezzabile perche’ non penalizza i prodotti con marchio di qualita’ e perche’ piu’ idoneo a informare i consumatori”, ha sottolineato ROTA, che ha aggiunto: “su questo tema serve un approccio scientifico, non una guerra commerciale in seno all’europa”. “sul tema e’ intervenuto anche l’europarlamentare paolo DE CASTRO, che ha ricordato la contrarieta’ al nutriscore anche da parte della maggioranza delle imprese europee: ‘e’ condivisa l’idea che si debba informare, non condizionare i consumatori'”, prosegue il comunicato. “tra i temi centrali dell’incontro, l’inserimento di condizionalita’ sociali nella nuova pac”, sottolinea il comunicato. “una battaglia storica per il sindacato”, ha detto ROTA, nell’evidenziare che “riconoscere queste condizionalita’ sarebbe uno strumento in piu’ per chiudere i rubinetti dei finanziamenti europei a chi non applica i contratti ed esercita sfruttamento e concorrenza sleale”. “abbiamo scritto unitariamente alle ministre BELLANOVA e CATALFO, poi anche con cgil cisl e uil abbiamo ribadito, con una lettera del 27 novembre al presidente CONTE, il bisogno che il governo italiano sostenga il principio di una pac piu’ sociale e attenta ai diritti del lavoro”, ha proseguito ROTA, secondo cui “e’ paradossale che finora siano state previste tutele per il benessere animale e ambientale, ma non per la dignita’ dei lavoratori”. “la battaglia sulla condizionalita’ sociale e’ cominciata ben quattro commissari fa, ma questa volta ci sono piu’ sostenitori, e abbiamo comunque ancora tempo per costruire condizioni favorevoli”, ha concordato DE CASTRO. “enrico SOMAGLIA, vice segretario generale dell’effat, il sindacato agroalimentare europeo, ha spiegato nel suo intervento che nel consiglio europeo ci sono posizioni diverse, ma la commissione si sta dimostrando sensibile: ‘il parlamento, votando l’emendamento a favore delle condizionalita’ sociali, ha fatto un primo passo fondamentale, ora pero’ e’ importante proseguire su questa strada. c’e’ ancora chi le considera una zavorra per le imprese agricole, ma e’ vero il contrario, perche’ queste condizionalita’ penalizzano il dumping sociale e la concorrenza sleale'”, conclude il comunicato.