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“la pandemia ha riportato in evidenza il valore strategico della sovranita’ alimentare. ma, per accrescere la produzione agricola interna, ferma al 75% del fabbisogno nazionale, occorre un programma di investimenti ben piu’ ampio di quello previsto allo stato degli atti”, afferma il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, in merito allo schema di recovery plan che nella serata di oggi sara’ al vaglio del consiglio dei ministri. “nel complesso la dotazione finanziaria prevista per l’agricoltura reale, al capitolo 2.1, ammonta a 1,8 miliardi di euro: appena lo 0,3% rispetto alla dimensione economica del contributo dato dalla filiera agroalimentare al pil, 540 miliardi di euro”, afferma il presidente di confagricoltura, che evidenzia: “va inoltre ricordato che a fronte delle risorse destinate al next generation eu, si registra una riduzione dei fondi destinati alla futura politica agricola comune, che comportera’ un taglio del 10% degli interventi a favore delle imprese agricole italiane”. “per far avanzare la produzione interna e la sostenibilita’ ambientale, occorre puntare sugli investimenti delle imprese del settore, al fine di generare una modernizzazione diffusa che consentira’ alle imprese stesse di essere piu’ competitive sui mercati internazionali”, sottolinea GIANSANTI, nel precisare che “un ruolo centrale va dato alla ricerca scientifica per il contributo che e’ in grado di assicurare per una valida transizione ecologica”. confagricoltura auspica che “il prossimo consiglio dei ministri intervenga in tal senso, rafforzando il ruolo di centralita’ del settore primario, gia’ riconosciuto dal governo”.