INAIL: COLDIRETTI, SOLO 0,3% CONTAGI COVID IN CAMPAGNA, BOOM BORGHI

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“appena lo 0,3% dei contagi colpisce le campagne dove in molti sognano di trasferirsi per sfuggire ai pericolosi assembramenti delle grandi citta’ senza limitare la possibilita’ di movimento, grazie ai grandi spazi disponibili”, afferma la coldiretti sulla base “delle denunce complessive di infortunio da covid 19 al 28 febbraio 2021 registrate dall’inail che evidenzia come la percentuale piu’ bassa di contagi tra le diverse attivita’ si sia verificata proprio in agricoltura dove peraltro non si e’ mai smesso di lavorare durante l’anno per garantire le forniture alimentari degli italiani”, precisa la coldiretti. “la vita in campagna risulta essere piu’ sicura perche’ garantisce il rispetto delle distanze che nelle aree rurali si misurano in ettari e non in metri, ma ad essere meno pericolosa e’ anche la vita nei borghi rispetto alle metropoli segnate da una forte densita’ di popolazione”, sottolinea la coldiretti. “nei 5500 piccoli comuni italiani con meno di 5mila abitanti il distanziamento e’ infatti garantito per i 10 milioni di abitanti che dispongono di oltre il 54% del territorio nazionale mentre i restanti 50 milioni devono dividersi il resto dello spazio”, afferma la coldiretti, secondo cui “in questo contesto e’ importante la proposta del ministro della cultura dario FRANCESCHINI di destinare 1,65 miliardi di euro per il rilancio di piccoli borghi abbandonati per iniziare a programmare il futuro dell’italia nel post covid oltre a salvare l’immenso patrimonio edilizio rurale italiano composto da 2 milioni di edifici rurali fra malghe, cascine, fattorie, masserie e stalle a rischio degrado”. “con la grande spinta verso lo smart working, il distanziamento e le limitazioni agli spostamenti l’emergenza ha stravolto le abitudini sociali e lavorative degli italiani che sono tornati a guardare le campagne fuori dalle citta’ non solo come meta per gite fuori porta, ma come scelta di vita dove godere di spazi abitativi piu’ ampi con una maggiore sensazione di sicurezza e benessere, tanto che il mercato immobiliare delle case in zone rurali o in piccoli borghi registra aumenti anche del 29% sui siti specializzati”, spiega la coldiretti. “lo stanziamento di 650 milioni per il recupero degli edifici rurali, dai casali ai depositi, dai rustici alle stalle dismesse sarebbe un’occasione importante per recuperare fabbricati spesso abbandonati e salvare l’architettura rurale che da’ forma al paesaggio ed esprime l’identita’ dei luoghi in una relazione di integrazione tra i sistemi produttivi locali e la conservazione della biodiversita’ agricola”, evidenzia la coldiretti, che conclude: “una opportunita’ per rivitalizzare le aree interne valorizzando l’identita’ territoriale e i sistemi produttivi locali. una occasione anche per alleggerire la pressione demografica sui grandi centri urbani senza un ulteriore consumo di suolo e il rischio di cementificazione in un territorio gia’ fragile”.