DIGITALE: AGIA-CIA, GOVERNANCE UE DATI SIA PIU’ EQUA E INCLUSIVA PER AGRICOLTORI

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“il data governance act presentato dalla commissione ue includa e valorizzi il ruolo del settore agricolo, riconosca il valore della fonte dei dati, ovvero del mondo produttivo agroalimentare, e garantisca loro adeguati benefici nel rispetto del principio di equita’. e’ il messaggio lanciato all’europa da agia, l’associazione dei giovani imprenditori agricoli di cia-agricoltori italiani, in occasione del terzo, e ultimo, webinar del ciclo di incontri dedicati all’agricoltura digitale e con focus su produzione dei dati in agricoltura, processo di regolamentazione circa l’uso, tutela ed equita’. occasione per presentare e vedere accolte diverse delle proposte al documento ue”, rende noto un comunicato di agia-cia, che sottolinea: “per agia-cia, infatti, era urgente soffermarsi sul tema, oltremodo sollecitati dalla proposta della commissione ue di stabilire un quadro giuridico comune intervenendo su condivisione, raccolta e trattamento dei dati messi a disposizione per scopi altruistici. il primo regolamento sulla governance europea dei dati rappresenta, infatti, secondo i giovani di cia, un passo storico non solo nel campo dei big data, ma anche nel processo di realizzazione di un’agricoltura piu’ innovativa e sostenibile”. “oggi, sottolinea agia-cia, si dice che i dati digitali siano il petrolio del xxi secolo”, afferma il comunicato. “in questo contesto, le aziende agricole sono, dunque, un giacimento inesauribile”, spiega il comunicato, che prosegue: “inoltre, se e’ la sfida green ad attenderci, e’ tempo che si realizzi il passaggio da una logica estrattiva a una generativa, con il comparto agricolo gia’ ampiamente protagonista. ogni lavorazione che le macchine svolgono in azienda, ogni controllo che viene effettuato nei campi, ogni comunicazione nei confronti dell’amministrazione pubblica, dei consorzi di tutela e di quant’altro, per non parlare dei satelliti, produce una mole di dati incredibile, molto spesso a insaputa degli agricoltori stessi”. “dunque, per agia-cia occorre, grazie all’occasione presentata dalla commissione ue, rivendicare la proprieta’ dei dati”, evidenzia il comunicato, nel precisare che “l’uso che ne viene fatto deve coinvolgere non solo chi e’ in grado di aggregarli e gestirli, ma anche chi li produce nei campi con i proprio macchinari”. “con il confronto rilanciato tra agricoltura e digitale, agia-cia si e’, dunque, messa in ascolto dei piu’ avanzati attori della innovazione tecnologica e dei legislatori in materia di big data, per rinnovare l’impegno del comparto a voler essere parte attiva nella gestione dei dati e senza subalternita’”, sottolinea il comunicato. “tutela ed equita’ sono stati volutamente i temi al centro dell’ultimo incontro della rassegna dedicata all’agricoltura digitale”, ha spiegato il presidente di agia-cia, stefano FRANCIA, nel sottolineare che “inserirli nel data governance act vuol dire non permettere che l’agricoltura subisca processi che la vedono in realta’ molto coinvolta”. “e’ fondamentale che le grandi aziende del digitale, i provider che assemblano e generano nuovo valore, riconoscano, anche in questo ambito, i diritti degli agricoltori”, ha affermato FRANCIA, che ha aggiunto: “abbiamo in modo proficuo avviato un lavoro importante con esperti e istituzioni per definire una strategia ad hoc in tal senso”. “le voci raccolte anche attraverso i webinar sono, infatti, gia’ state recepite nei documenti e nel dibattito dei provvedimenti sul tema del governo dei dati del digitale, in corso di approvazione a livello comunitario”, ha precisato FRANCIA, nell’evidenziare che “si tratta di un’azione concreta da parte di agia-cia, a garanzia del settore e delle produzioni alimentari, che consideriamo un punto di partenza sul fronte big data in agricoltura e un tassello chiave della sua transizione ecologica”. “sono intervenuti nel terzo webinar: giovanni ZICCARDO, docente di filosofia del diritto universita’ degli studi di milano; giovanni CREA, direttore rivista detep dell’istituto italiano per la privacy; vanni RINALDI, legacoop; salvatore IACONESI, president at her; elena LIZZI, europarlamentare e relatore ombra proposta di regolamento governance europea dei dati; franco VAZIO, vicepresidente commissione giustizia camera dei deputati; massimo FIORIO, responsabile rapporti istituzionali cia”, conclude il comunicato.