GLIFOSATO: CONFAGRICOLTURA, TUTTE LE VALUTAZIONI SIANO ISPIRATE DAL MASSIMO RIGORE SCIENTIFICO

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“il glifosato non e’ cancerogeno, mutageno e tossico per la riproduzione. ci sono, quindi, le condizioni per prolungare l’autorizzazione all’uso del prodotto, anche se servono ulteriori analisi in merito all’impatto sulla biodiversita’. sono le conclusioni del rapporto preliminare, redatto su mandato della commissione europea, dalle autorita’ di quattro stati membri – francia, paesi bassi, svezia e ungheria – che e’ stato trasmesso all’autorita’ europea per la sicurezza alimentare (efsa) e all’agenzia europea per le sostanze chimiche (echa). in una nota ufficiale diffusa ieri, l’efsa ha evidenziato che le autorita’ dei quattro stati membri, non hanno previsto ‘una modifica alla classificazione esistente’ del glifosato”, rende noto un comunicato stampa di confagricoltura. “prendiamo atto del parere preliminare, siamo solo al primo passaggio di una lunga e accurata procedura che si concludera’ l’anno prossimo. confidiamo che il prosieguo delle valutazioni, fino alla decisione finale, sia esclusivamente ispirato dal massimo rigore per la piena tutela di tutte le parti in causa, a partire dai consumatori”, dichiara il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI. “il parere preliminare sara’ oggetto, a partire da settembre, di consultazioni aperte al pubblico a cura dell’efsa e della echa. a seguire, la classificazione del glifosato sara’ portata all’esame del comitato per la valutazione dei rischi dell’agenzia per le sostanze chimiche. infine, l’autorita’ europea per la sicurezza alimentare effettuera’ una revisione conclusiva che sara’ resa nota nella seconda meta’ dell’anno venturo. terminata la procedura, sara’ la commissione europea a presentare la proposta per l’eventuale rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato. l’attuale autorizzazione quinquennale scadra’ il 15 dicembre 2022”, prosegue confagricoltura. “occorre comunque rilevare che gli agricoltori italiani fanno un ricorso limitato al glifosato, utilizzato solo nelle fasi di presemina. al di la’ di quelle che saranno le scelte della ue, la transizione ecologica impone la diffusione di processi produttivi piu’ sostenibili e una minore pressione sulle risorse naturali”, conclude GIANSANTI.