VINO: COLDIRETTI, NO A UE PER TASSE ED ETICHETTA SHOCK COME SU SIGARETTE A RISCHIO 25% CONSUMI

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“e’ del tutto improprio assimilare l’abuso di superalcolici tipico dei paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualita’ ed a piu’ bassa gradazione come la birra e il vino che in italia e’ diventato l’emblema di uno stile di vita ‘lento’, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol”, ha affermato il presidente della coldiretti ettore PRANDINI nel sottolineare che la relazione dell’europarlamento “colpisce ingiustamente il vino italiano che ha conquistato il primato in europa per produzione ed esportazioni con un fatturato record di 12 miliardi nel 2021”. “la relazione non si limita a proporre aumenti delle tasse ma spinge ad introdurre allarmi per la salute nelle etichette delle bevande alcoliche come per i pacchetti di sigarette. una decisione che ne scoraggerebbe il consumo da parte di quasi un italiano su quattro (23%) che smetterebbe di bere o ne consumerebbe di meno, secondo il sondaggio on line sul sito www.coldiretti.it. ma a preoccupare sono soprattutto gli effetti sulle esportazioni, che superano i consumi interni, per un valore destinato a sfondare per la prima volta quota 7 miliardi di euro, secondo le proiezioni di coldiretti. si tratta peraltro di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla dieta mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche sul consumo regolare di un bicchiere di vino ai pasti”, spiega il comunicato coldiretti. “ad essere colpite dalla relazione sono anche le carni a poche settimane dal finanziamento concesso dall’unione europea con risorse pubbliche al business privato della ‘carne frankenstein’ dietro il quale si nascondono rilevanti interessi economici e speculazioni internazionali dirette a sconvolgere il sistema agroalimentare mondiale. a beneficiare dello stanziamento di 2 milioni di euro sono state due aziende olandesi (nutreco e mosa meat) impegnate nella produzione di ‘carne’ in laboratorio da cellule in vitro, dove ha investito anche il famoso attore americano leonardo DICAPRIO che non ha certo bisogno dei soldi dei cittadini europei. si rischia di sostenere una abile operazione di marketing che non salva gli animali perche’ viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perche’ consuma piu’ acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perche’ non c’e’ garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non e’ accessibile a tutti poiche’ per farla serve un bioreattore e non e’ neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato. l’italia e’ il paese piu’ ricco di piccole tipicita’ tradizionali che hanno bisogno di sostegni per farsi conoscere sul mercato e che senza sostegni alla promozione rischiano invece di essere condannate all’estinzione. il giusto impegno dell’unione per tutelare la salute dei cittadini non puo’ tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantita’ consumate. l’equilibrio nutrizionale va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto”, conclude la coldiretti.