CARO ENERGIA: ALLEANZA COOP E FEDERALIMENTARE SCRIVONO A DRAGHI ‘RISCHIO PARALISI’

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“per il comparto agroalimentare si prospetta un vero e proprio ‘rischio paralisi’, per via della situazione insostenibile causata dal combinato disposto dei rincari di energia elettrica e gas e dei costi delle materie prime. di qui l’appello al presidente del consiglio mario DRAGHI perche’ il governo ponga in essere urgenti misure per arginare la situazione emergenziale e si faccia promotore di iniziative a livello europeo per l’adozione di provvedimenti che tutelino le imprese da speculazioni globali riconducibili anche a fattori di natura geopolitica”, hanno chiesto giorgio MERCURI e ivano VACONDIO, presidenti rispettivamente di alleanza cooperative agroalimentari e federalimentare, in una lettera inviata a DRAGHI nella quale hanno espresso tutta la preoccupazione e i rischi delle imprese loro associate, che rappresentano oltre il 90% della produzione alimentare del paese. “il costo dell’energia elettrica e’ passato in media dai 40-45 € megawatt/h ai 300 € megawatt/h e quello del gas da 0,17 € al metrocubo a 1,30 € al metrocubo. a tali rincari si aggiungono poi quelli delle materie prime – con i prezzi di grano, mais, soia, ecc. che stanno portando i costi aziendali ormai fuori controllo – e degli imballaggi. si va dall’incremento del 61% del legname a quello del cartone (+31%), della banda stagnata (+60%), della plastica per agroalimentare (+72%), del vetro (+40%), ai quali si aggiungono le impennate, dal 400% al 1000, di container e noli marittimi. la situazione, ove non fronteggiata frenera’ inevitabilmente anche l’export dei prodotti agroalimentari, col rischio di compromettere in breve tempo gli importanti risultati conseguiti negli ultimi dieci anni dalle nostre produzioni sui mercati internazionali”, afferma la lettera. “molte aziende stanno valutando il blocco di alcune linee di attivita’ e, nei casi di maggiore difficolta’, la chiusura degli impianti di trasformazione, col rischio di drammatiche conseguenze sociali e occupazionali. cooperative e industrie, indubbiamente, non intendono sospendere la propria produzione ma da sole non possono farcela, tenuto conto che “le attuali dinamiche commerciali con la gdo escludono infatti la possibilita’ di una revisione dei prezzi che possa compensare i maggiori costi sostenuti”, sostengono alleanza cooperative agroalimentari e federalimentare. “l’industria alimentare ha un ruolo sociale fondamentale per cui le nostre aziende non possono permettersi di chiudere, ma se i prezzi dell’energia continuano a lievitare in questo modo, con aumenti che arrivano oggi al +200-300%, la chiusura per molte pmi diventera’ inevitabile. e’ per scongiurare questo scenario a tinte fosche che chiediamo ufficialmente aiuto al governo”, ha detto ivano VACONDIO, presidente di federalimentare. “i problemi delle industrie alimentari di trasformazione portano con se’ anche il rischio di una progressiva limitazione delle produzioni agricole: in alcuni casi sara’ infatti necessario intervenire nella stessa programmazione delle prossime campagne produttive, contenendo proprio quelle coltivazioni che necessitano di una lavorazione industriale. e cio’ avra’ conseguenze anche sull’impiego di manodopera in campagna”, ha dichiarato il presidente di alleanza cooperative agroalimentari giorgio MERCURI.