UCRAINA: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), MATERIE PRIME ALLE STELLE SI’ A PIANO MACRON ANTICRISI

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“prosegue la corsa verso l’alto dei future relativi alle principali materie prime agricole”, afferma la confagricoltura, che rileva: “nelle ultime ore si e’ registrato un aumento che sfiora il 10% per il grano. per mais e soia l’incremento e’, rispettivamente, del 5 e del 4 per cento”. “sull’andamento delle quotazioni incide prima di tutto il blocco dell’attivita’ nei porti dell’ucraina”, sottolinea il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, che prosegue: “i mercati riflettono l’assoluta incertezza sui tempi e sulle modalita’ per la ripresa delle esportazioni di prodotti agricoli. sale, inoltre, la tensione nei paesi che sono i principali destinatari dei cereali prodotti in ucraina e nella federazione russa. e’ il caso dell’egitto e della tunisia, dove le scorte disponibili sono in grado di coprire il fabbisogno interno fino a giugno. inoltre, sono state riviste al ribasso le previsioni relative ai raccolti di cereali in argentina e brasile a causa di una stagione particolarmente secca”. “alla cerimonia di apertura del salone internazionale dell’agricoltura, in corso a parigi, il presidente francese MACRON ha annunciato un piano di resilienza per l’agricoltura in ambito europeo e nazionale, per arginare l’impatto della crisi in atto”, sottolinea il presidente di confagricoltura, che afferma: “a nostro avviso, il piano dovrebbe puntare in due direzioni: sostenere i redditi degli agricoltori tagliati dalla crescita dei costi di produzione e salvaguardare il potenziale produttivo del sistema agroalimentare europeo”. “la riduzione della produzione avrebbe effetti particolarmente negativi sull’inflazione”, evidenzia GIANSANTI. “per quanto riguarda i cereali, stando agli ultimi dati della commissione, la produzione negli stati membri della ue si e’ attestata a 291 milioni di tonnellate nella campagna di commercializzazione 2021-2022, con un aumento del 4% sulla media quinquennale”, rileva la confagricoltura, nel concludere che “grazie a questi livelli di produzione, le esportazioni di grano verso i paesi terzi hanno superato in valore i 7 miliardi di euro nel 2020”.