UCRAINA: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), NECESSARIO PIANO EMERGENZA COMMISSIONE UE PER AGROALIMENTARE

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“un piano di emergenza per il settore agroalimentare, coordinato dalla commissione europea, per assicurare la continuita’ dei cicli produttivi e garantire i rifornimenti”, ha chiesto il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, per far fronte alle conseguenze della crisi in ucraina. “lo squilibrio dei mercati agroalimentari, innescato nel 2014 dall’annessione della crimea da parte della federazione russa, rese necessario un intervento di sostegno del bilancio europeo di un miliardo di euro. la situazione e le prospettive attuali sono ben piu’ gravi, tra aumento dei prezzi e vere e proprie carenze di produzione. vedremo in dettaglio l’elenco delle sanzioni in ambito commerciale decise ieri sera dal consiglio europeo a cui seguiranno le scontate reazioni di mosca. ma i segnali che arrivano dai mercati gia’ destano profonda preoccupazione”, ha aggiunto GIANSANTI. “i prezzi del gas e del petrolio continuano a salire e sono praticamente ferme le partenze di cereali dai porti dell’ucraina. sono quindi a rischio le esportazioni verso i principali mercati di sbocco costituiti da egitto, turchia, indonesia e marocco. il mercato internazionale dei cereali e’ sotto pressione, anche a causa delle stime relative alla contrazione dei raccolti in argentina e brasile per la carenza di piogge. e’ destinato quindi a salire il costo per l’alimentazione del bestiame che gia’ alla fine dello scorso anno ha fatto registrare un rialzo del 30%. i future relativi al grano sono saliti in un giorno del 6%, mentre sono in calo del 2% quelli del bestiame. inoltre, dall’inizio di febbraio le autorita’ di mosca hanno bloccato le esportazioni di nitrato di ammonio, che e’ utilizzato per la produzione di fertilizzanti. al momento, il blocco proseguira’ fino ad aprile”, informa confagricoltura. “le sanzioni varate dalla ue riguardano anche la bielorussia che ha deciso il blocco delle importazioni di prodotti agroalimentari dagli stati membri. sono gia’ crollate le esportazioni di mele e pere dall’unione”, ha concluso GIANSANTI.