COLDIRETTI, INIZIO SEMINE PRIMAVERILI IN ITALIA IN GAZZETTA UE DECISIONE CHE LIBERA 4 MLN ETTARI

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“al via le prime semine primaverili di mais, soia e girasole in italia sulle quali pesa tuttavia l’incognita della siccita’ soprattutto al nord dopo un inverno che ha lasciato l’italia con 1/3 di pioggia in meno ma con precipitazioni praticamente dimezzate al nord dove e’ allarme siccita’, afferma la coldiretti nel rendere nota “la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dell’unione europea della decisione di esecuzione ue 2022/484 dell’unione europea che libera per la coltivazione 4 milioni di ettari aggiuntivi in europa dei quali 200mila in italia”. “una decisione che dovrebbe consentire all’italia di aumentare di 15 milioni di quintali la produzione di cereali necessari per ridurre la dipendenza dall’estero”, sottolinea la coldiretti. “una partenza rallentata ed in ritardo per la mancanza di precipitazioni necessarie alla lavorazione dei terreni e alla germinazione delle coltivazioni nelle aree piu’ vocate ma anche per i forti aumenti di costi con piu’ di 1 azienda agricola su 10 (11%) in una situazione cosi’ critica da portare alla cessazione dell’attivita’, ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta a lavorare in una condizione di reddito negativo”, evidenzia la coldiretti. “i maggiori incrementi percentuali di costi correnti (dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi fino al +129% per il gasolio) sono proprio le coltivazioni di cereali, dal grano al mais, che servono al paese a causa dell’esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l’incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato”, rileva la coldiretti. “la situazione climatica rischia di aumentare la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti agroalimentari con l’italia che e’ gia’ obbligata ad importare il 64% del grano per il pane, il 44% di quello necessario per la pasta, ma anche di mais e soia, fondamentali per l’alimentazione degli animali, con i raccolti nazionali che coprono rispettivamente appena il 53% e il 27% del fabbisogno italiano secondo l’analisi del centro studi divulga”, sottolinea la coldiretti. “va tuttavia segnalato che tra pochi mesi iniziera’ la raccolta del grano seminato in autunno in italia dove secondo l’istat si stimano 500.596 ettari a grano tenero per il pane, con un incremento dello 0,5% mentre la superficie del grano duro risulta in leggera flessione dell’1,4% per un totale di 1.211.304 ettari anche se su questa prima analisi pesano i ritardi delle semine per le avverse condizioni climatiche che potrebbero portare a rivedere il dato al rialzo”, evidenzia la coldiretti. “positiva e’ anche la notizia della prima spedizione di migliaia di tonnellate di mais dall’ucraina attraverso il treno diretto ai confini ovest con i porti del paese che rimangono bloccati a causa dell’invasione russa”, afferma la coldiretti, che precisa: “una notizia importante per l’italia che acquista mais sui mercati esteri per oltre 6 milioni di tonnellate provenienti prevalentemente da ungheria 30% (1,85 milioni di tonnellate), slovenia 13% (780 mila tonnellate) e appunto ucraina 13% (770 mila tonnellate), secondo lo studio divulga”. “bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro”, afferma il presidente della coldiretti ettore PRANDINI, nel sottolineare che “occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali”. “ma occorre investire per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccita’ ma serve anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica e le nbt a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversita’ e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici”, conclude PRANDINI.