ENTE RISI: CARRA’, PREOCCUPAZIONE PER IMPORT RISO LAVORATO A DAZIO ZERO DA CAMBOGIA E MYANMAR

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“il presidente dell’ente nazionale risi, paolo CARRA’, ha inviato ai ministri delle politiche agricole PATUANELLI e degli esteri DI MAIO ed al sottosegretario mipaaf CENTINAIO una lettera con la quale esplicita forte preoccupazione per quanto sta emergendo nei colloqui a bruxelles tra la commissione e le delegazioni incaricate della modifica del regolamento s.p.g. il 4° forum sul settore del riso europeo aveva individuato, tra le priorita’, che nell’ambito della revisione del regolamento sulle preferenze generalizzate: venissero inclusi i dati patiti dalla parte agricola; nessun accordo commerciale dovesse essere intrapreso con chi viola i diritti umani; esistesse un nuovo automatismo per far scattare la clausola di salvaguardia anche nei confronti dei paesi eba”, informa un comunicato dell’ente risi. “purtroppo ancora una volta assistiamo alla solita miopia della commissione, supportata anche da alcuni paesi del nord europa, nel non voler affrontare in modo completo il problema delle importazioni a dazio zero dai paesi eba. la commissione, pur trovandosi di fronte al fatto compiuto della violazione di diritti umani che ha determinato sanzioni da parte della commissione stessa, ed alla difficolta’ di applicazione dell’attuale meccanismo automatico della clausola, ritiene di non inserire i paesi eba tra quelli ai quali possa venire applicata la clausola di salvaguardia”, ha dichiarato CARRA’ che nella lettera ha evidenziato che “se la proposta di riforma della clausola riguardera’ esclusivamente il riso proveniente dai pma e non anche dai paesi eba, l’effetto che si avra’ sul riso europeo sara’ praticamente nullo”. “ancora una volta ci troviamo di fronte ad un contrasto, ormai consolidato, tra i paesi del nord europa, inclini al commercio e ad investire in paesi che hanno dimostrato scarsa attenzione ai diritti delle popolazioni locali, ed i paesi mediterranei che da sempre producono prodotti di qualita’, vanto della stessa unione europea. e tutto cio’ in un contesto in cui, dopo la scadenza della clausola di salvaguardia, le importazioni nell’unione europea da cambogia e myanmar risultano in aumento del 56% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente, di cui circa 24.500 tonnellate importate nel nostro paese”, ha concluso CARRA’.