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“i danni prodotti dalla peste suina africana (psa), insieme alle restrizioni sanitarie e agli aumenti dei costi di produzione, richiedono interventi straordinari a tutela delle aziende della filiera suinicola e dell’indotto ad essa collegata. per questo motivo, confagricoltura lancia un appello alle banche con due richieste specifiche per dare alle aziende la possibilita’ di dilazionare i propri impegni in un arco di tempo sufficientemente ampio: la sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti in scadenza, e il consolidamento e la trasformazione a medio e lungo termine delle esposizioni e delle scadenze bancarie. il settore sta assistendo impotente ad un graduale calo del prezzo del prodotto iniziato nelle ultime settimane dello scorso dicembre e che, nelle prime otto di quest’anno, ha raggiunto il -14%. emergenza sanitaria da covid-19 a parte, la causa scatenante della contrazione e’ stata proprio il riscontro, a inizio gennaio, di un focolaio di peste suina nel nord-ovest del territorio nazionale”, informa un comunicato di confagricoltura. “non e’ finita qui. oggi si aggiunge un ulteriore fattore negativo: il conflitto in ucraina. la guerra sta gia’ producendo i suoi effetti nefasti, oltre che sui conti dell’energia, sulla fornitura di materie prime fondamentali per l’alimentazione degli animali. il settore suinicolo italiano conta quasi 9 milioni di capi, allevati in oltre 30mila allevamenti. con un export di 1,5 miliardi di euro nel 2021, il volume di affari totale (produzione degli allevamenti e fatturato dell’industria di trasformazione) sfiora gli 11 miliardi. complessivamente, la produzione suinicola ed il fatturato dell’industria dei salumi incidono rispettivamente per poco piu’ del 5% sul totale della produzione agricola nazionale e sul fatturato dell’intera industria agroalimentare italiana”, conclude confagricoltura.