ROLFI, REGIONI COMPATTE PER PROPOSTA ANTICRISI AL GOVERNO, SALVARE AZIENDE EFFETTI GUERRA

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“la ripresa del comparto agroalimentare dopo due anni di pandemia e’ stata interrotta dai folli rincari energetici e dagli effetti della guerra in ucraina. la dipendenza dall’estero soprattutto per mais e girasole, il blocco dell’export di fertilizzanti e di cereali da parte di russia, ungheria e bulgaria, i mancati raccolti in ucraina e l’assenza di mangimi rischiano di determinare una vera e propria crisi alimentare. per questo servono interventi shock immediati. oggi le regioni hanno proposto al governo un piano anticrisi unitario”, afferma l’assessore all’agricoltura, alimentazione e sistemi di regione lombardia, fabio ROLFI, in seguito al documento presentato in conferenza delle regioni. “la proposta piu’ urgente riguarda la revisione della politica agricola comunitaria e il posticipo almeno al 2024 dell’entrata in vigore di obblighi ambientali legati al green deal. la sostenibilita’ e’ importante, ma in questo momento dobbiamo salvare le aziende agricole dal fallimento. bisogna produrre cibo e garantire approvvigionamento, con la disapplicazione delle superfici a riposo e degli obblighi di rotazione colturale. servono poi flessibilita’ sulla spesa e una specifica e immediata misura del piano di sviluppo rurale per dare liquidita’ alle imprese”, specifica ROLFI. “misure emergenziali riguardano anche la deroga alla disciplina degli aiuti di stato e una forte iniezione di liquidita’, con moratoria sui mutui, il pagamento istantaneo degli arretrati, la cumulabilita’ delle misure e credito agevolato alle imprese”, aggiunge l’assessore nel sottolineare che “sui costi energetici abbiamo chiesto al governo la riduzione delle accise sul carburante e dell’iva per il settore agricolo e per quello della pesca, oltre alla sterilizzazione degli oneri di sistema e l’azzeramento della componente imposte per le imprese agricole e agroalimentari, i consorzi di bonifica e gli enti irrigui, utilizzando al contempo i fondi pnrr per la produzione di energie rinnovabili da parte delle imprese agricole”. “la base di partenza adesso e’ un forte sostegno a tutte le colture cerealicole e industriali destinate all’alimentazione umana e zootecnica, anche mediante una revisione del sostegno accoppiato nell’ambito della pac. non e’ piu’ rinviabile il riconoscimento del digestato come fertilizzante, anche per sopperire ai blocchi all’importazione e l’introduzione di deroghe alla normativa legata alla gestione dei nitrati. la lombardia e’ la prima regione agricola d’italia e sta soffrendo una gravissima congiuntura internazionale. gli agricoltori hanno la regione al loro fianco e faremo di tutto per metterli nelle condizioni di lavorare, produrre cibo e recuperare reddito”, conclude ROLFI.