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“presentare le attivita’ di aidaldo, la nuova associazione invalidi e datori di lavoro domestico istituita da cia-agricoltori italiani, ai vertici dell’istituto nazionale di previdenza. questo l’obiettivo dell’incontro che si e’ tenuto tra pasquale TRIDICO, presidente dell’inps, francesco MAZZEI e corrado FRANCI, rispettivamente presidente e segretario nazionale di aidaldo”, rende noto un comunicato di cia. “nell’occasione, al presidente inps e’ stata sottolineata l’esigenza dell’associazione di essere accreditata, di sottoscrivere le convenzioni per il rilascio della carta europea della disabilita’ e per la raccolta delle deleghe di rappresentanza sindacale, chiedendo di rivedere l’attuale impostazione dell’istituto, che riconosce a tal fine solo alcune associazioni storiche, identificate nella legge 641 del 21 ottobre 1978, rispetto a un contesto ormai molto diversificato e ampio rispetto a 45 anni fa”, informa il comunicato. “TRIDICO ha espresso apprezzamento per la scelta di cia che, promuovendo la costituzione di aidaldo, va ad arricchire il contesto della rappresentanza di categorie tanto importanti quanto fragili e bisognose di tutela, assistenza e servizi, proponendosi come valido interlocutore e supporto per l’inps”, riporta il comunicato, che prosegue: “altresi’, TRIDICO ha condiviso la tesi di aidaldo, che ritiene che tale situazione ormai datata debba essere superata e che, in aggiunta alle associazioni storiche, anche tutte le altre che ne hanno i requisiti statutari, possano e debbano essere ammesse al convenzionamento”. “da parte sua MAZZEI, ringraziando il presidente dell’inps per l’attenzione riservata e il tempo dedicato, ha evidenziato come, attraverso aidaldo, oltre 8.000 datori di lavoro domestico (che saranno assistiti con la collaborazione del caf-cia) e 50.000 invalidi civili e del lavoro (riconosciuti tali grazie all’impegno del patronato inac-cia, con il quale aidaldo lavora attivamente) potranno far sentire la loro voce e rivendicare tutti i bisogni collettivi di cui hanno necessita’ per mantenere una qualita’ della vita dignitosa e un corretto rapporto con i loro collaboratori familiari”, conclude il comunicato.