SENATO: AULA APPROVA RISOLUZIONE SU DEFLUSSO MINIMO VITALE FIUMI E TORRENTI

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l’assemblea del senato ha approvato la risoluzione della commissione agricoltura, a conclusione dell’esame dell’affare assegnato sulle problematiche relative al deflusso minimo vitale dei fiumi e dei torrenti. sono stati approvati anche ordini del giorno naturale (m5s) e quarto (m5s).il relatore, sen. giorgio BERGESIO (lega) (l-sp), ha dato conto degli approfondimenti compiuti dalla commissione sulla transizione dal calcolo del deflusso minimo vitale dei fiumi e torrenti al calcolo del deflusso ecologico e sulle conseguenze ambientali, economiche e sociali della direttiva quadro europea sulle acque. la risoluzione impegna il governo “ad avviare le procedure necessarie a garantire il proseguimento delle sperimentazioni, posticipando per tale scopo i termini temporali di adeguamento dei rilasci d’acqua dalle derivazioni esistenti, per un periodo non inferiore a due anni, garantendo nel medesimo arco temporale la realizzazione di attivita’ di analisi e di studi socioeconomici per l’individuazione di interventi, anche strutturali, volti a preservare la sicurezza alimentare della popolazione e la tenuta del sistema economico del paese, fermo restando il rispetto della precedente disciplina in materia di deflusso minimo vitale, in vigore fino allo scorso anno; a sostenere ed intensificare, anche attraverso la previsione di adeguate risorse finanziarie, la sperimentazione del nuovo regime digestione della risorsa idrica, la quale, in atto da alcuni anni in diversi bacini idrologici italiani, ha fornito risultati incoraggianti se pur parziali; a concedere su scala nazionale un congruo periodo di tempo per lo svolgimento in parallelo dei necessari studi socioeconomici, supportati da adeguate risorse, per dare seguito all’applicazione del deflusso ecologico come componente del piano di bacino, per via delle forti interconnessioni con la quasi totalita’ delle attivita’ socioeconomiche che insistono sui territori interessati, le quali generano inevitabilmente un numero molto elevato di possibili impatti negativi e disequilibri che necessitano di un compromesso tra le parti sociali difficili da valutare nel breve periodo; ad assicurare che la transizione dal deflusso minimo vitale al deflusso ecologico sia accompagnata da una valutazione esatta delle portate in alveo e una analisi di dettaglio e da scala di sottobacino degli impatti sugli ecosistemi che si intendono proteggere o restaurare; ad adottare una strategia per una regolamentazione dei consumi idrici che miri: nell’immediato, alla realizzazione di opere di captazione per la riduzione dei prelievi in falda, all’aumento del rilascio idrico degli invasi dei bacini idrici, valutando anche di intervenire sugli usi domestici attraverso interventi volti al risparmio idrico e conseguentemente anche energetico; nel medio e lungo periodo all’adozione di sistemi compensativi di implemento dei consumi tali da consentire la realizzazione di micro-oasi per la sopravvivenza delle specie acquatiche durante le crisi idriche e alla destinazione di idonee risorse finanziarie per la realizzazione di nuovi e piu’ efficienti acquedotti con lettura automatica dei consumi, l’implementazione della capacita’ di invaso dei bacini idrici e la realizzazione di nuovi”.