CINGHIALI: CONFAGRICOLTURA ACCOGLIE CON FAVORE INIZIATIVA MITE PER AFFRONTARE EMERGENZA PSA

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“confagricoltura accoglie con favore l’intenzione del ministero della transizione ecologica di presentare, in sede di conferenza stato-regioni, una proposta per affrontare la questione della peste suina africana e della presenza diffusa del cinghiale”, rende noto un comunicato dell’organizzazione. “un’iniziativa doverosa, quella assunta dal mite, che finalmente affronta un tema annoso – se ne dibatte da oltre venti anni – che e’ quello rappresentato dalla eccessiva presenza di cinghiali sul territorio italiano”, sottolinea il comunicato. “gli interventi di contenimento devono avere come obiettivo il ripristino di un rapporto equilibrato ed ambientalmente compatibile di questo selvatico con l’ambiente e con le attivita’ produttive, a tutela delle altre specie, delle produzioni agricole e della incolumita’ delle persone”, spiega il comunicato, nel precisare che “il mondo scientifico, da tempo, segnala che le popolazioni di cinghiali sono fuori controllo e che una carenza di interventi non e’ piu’ giustificabile”. “il ritrovamento di cinghiali affetti da peste suina africana in piemonte, liguria e lazio e’ un ulteriore elemento di preoccupazione e si aggiunge ai numerosi episodi che rendono necessari interventi decisivi e non palliativi”, evidenzia il comunicato, che prosegue: “le previsioni normative in discussione vanno in quel senso e confagricoltura auspica un largo consenso ed una conseguente ed efficace attuazione, in controtendenza rispetto al passato. la gravita’ della situazione e’ tale che ulteriori ritardi nella messa in atto delle azioni necessarie non sarebbero accettabili”. “le regioni avranno un ruolo decisivo, confagricoltura auspica pertanto che tale iniziativa possa avere presto attuazione e sosterra’ le scelte del ministro CINGOLANI, che dovranno andare nella direzione di contenere i danni alle coltivazioni da parte della fauna selvatica agli agricoltori, in un momento molto particolare in cui viene chiesto all’agricoltura italiana di aumentare le produzioni per un rafforzamento della food security”, conclude il comunicato.