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un comunicato stampa di condifesa verona codive rende noto che: “il ripetersi di eventi climatici estremi con una tendenza alla tropicalizzazione e’ costato all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. per la sopravvivenza delle imprese agricole e’ necessario che esse adottino strumenti assicurativi per la gestione del rischio. il tema e’ stato al centro della tavola rotonda organizzata da condifesa verona codive per festeggiare i cinquant’anni di attivita’. durante l’evento a villa arvedi a grezzana (vr) sono intervenuti il presidente luca FACCIONI che ha sottolineato: ‘festeggiare i primi 50 anni del codive e’ per noi motivo di orgoglio. un grazie a tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a far crescere la nostra realta’ e a raggiungere risultati importanti: ai soci, ai dipendenti, agli assicuratori e a quanti hanno contribuito in maniera fattiva ad arrivare a questo traguardo. abbiamo raggiunto risultati piu’ che rilevanti con i nostri 8.000 soci. negli ultimi cinque anni, il nostro ente, attraverso lo strumento di gestione dei rischi, ha assicurato quasi miliardi di produzioni agricole ed erogato risarcimenti alle aziende per quasi 200 milioni di euro, a fronte di poco piu’ di 97 milioni di euro di premi assicurativi a carico degli agricoltori. nonostante un 2021 complesso per gli eventi atmosferici con le compagnie assicurative che hanno difficolta’ ad assicurare la garanzia gelo, siamo riusciti ad aumentare del +10% i valori assicurati per 460 milioni di coperture ma altre adesioni stanno arrivando. cio’ dimostra che gli agricoltori hanno capito che non si puo’ affrontare l’annata senza un’adeguata copertura assicurativa alla luce di un andamento del clima sempre piu’ bizzarro con danni ad esso correlati sempre piu’ consistenti’. a seguire, hanno portato un loro saluto i rappresentanti delle istituzioni: il rappresentante della provincia zeno FALZI, la consigliera regionale e segretaria del consiglio della regione del veneto alessandra SPONDA, il consigliere regionale con delega all’agricoltura alberto BOZZA, la vicepresidente del consiglio regionale elisa DE BERTI e il parlamentare gianni gian pietro DAL MORO. coordinatii dal direttore de l’informatore agrario antonio BOSCHETTI, alla tavola rotonda dal titolo ‘l’importanza di una innovativa gestione del rischio in agricoltura’ sono intervenuti il parlamentare europeo on. paolo DE CASTRO (s&d), il presidente di ismea angelo FRASCARELLI, il presidente asnacodi albano AGABITI e samuele TRESTINI docente al dipartimento territorio e sistemi agro-forestali dell’universita’ degli studi di padova. DE CASTRO ha sottolineato: ‘l’unione europea con la nuova politica agricola comune da’ un’attenzione al clima e ai cambiamenti climatici piu’ forte del passato. abbiamo creato degli ecoschemi, dei comportamenti ecologici, che devono promuovere un’agricoltura piu’ attenta ai cambiamenti climatici. ci vuole la collaborazione di tutti. ricordo che la transizione ecologica e’ l’obiettivo importantissimo dell’europa e va fatta con gli agricoltori e non contro gli agricoltori’. DE CASTRO ha altresi’ evidenziato che la struttura di intervento comunitario, declinato dai singoli stati membri in politiche di intervento nazionali, mette nelle condizioni organismi come i consorzi di difesa di poter accompagnare gli agricoltori verso le sfide dei nuovi scenari competitivi vincolandoli ad un percorso di forte specializzazione ed innovazione, anche nella formazione del capitale umano. FRASCARELLI ha evidenziato: ‘la nuova pac, che sara’ in vigore dal primo gennaio 2023, offre strumenti per la tutela del reddito con delle novita’. oltre allo strumento tradizionale delle polizze agevolate ci sara’ per l’italia il fondo di mutualizzazione nazionale cat che rappresentera’ una copertura obbligatoria mutualistica ‘di base’ contro i rischi catastrofali per tutti gli agricoltori. tale fondo sulle avversita’ catastrofali – gelo, alluvioni, siccita’ e’ una novita’ assoluta in italia e in europa. per questo ismea ha avviato una sperimentazione che metta a punto strumenti, dati e soprattutto procedure’. ‘c’e’ bisogno – ha aggiunto FRASCARELLI – di un sistema di gestione del rischio a tre livelli: il primo livello obbligatorio e’ quello del fondo mutualistico nazionale, secondo livello le polizze agevolate e terzo livello la difesa attiva che significa impianti di irrigazione, antugelo ecc’. albano AGABITI ha sottolineato: ‘stiamo vivendo un cambio epocale per il nostro mondo una sfida, ma anche un’opportunita’, che dobbiamo affrontare e sfruttare tenendo in considerazione in primis la sostenibilita’ degli strumenti di gestione del rischio, per gli agricoltori, per il pubblico e per le compagnie. al nostro servizio per raggiungere questo importante obiettivo abbiamo a disposizione gli strumenti tecnologici; come asnacodi italia abbiamo messo in campo un’importante trasformazione digitale, un investimento straordinario che non e’ piu’ procrastinabile ne’ per il mondo agricolo in generale ne’ per le istituzioni’. samuele TRESTINI ha illustrato i dati del territorio in ambito assicurativo e per i fondi di mutualizzazione. ‘dall’analisi dei valori assicurati con polizze agevolate per le colture vegetali, – ha detto – il veneto risulta essere la prima regione a livello nazionale con circa il 20% del valore assicurato. a livello provinciale, verona si conferma, anche nel 2020, la prima provincia per valori assicurati arrivando a circa 450 milioni di euro (ismea, 2021)’. per la provincia di verona, ha spiegato TRESTINI, la coltura piu’ importante in termini assicurativi e’ l’uva da vino con un valore assicurato di oltre 200 milioni di euro, pari a circa il 28% del valore assicurato per la coltura in veneto e al 10,5% del valore assicurato in italia. in provincia di verona, il consorzio difesa verona (codive) aderisce ad agrifondo mutualistico veneto e friuli venezia giulia. il fondo mutualistico agevolato e’ uno strumento che prevede la gestione condivisa del rischio fitosanitario, cioe’ diretto alla protezione e difesa di piante e frutti. i soci aderenti effettuano dei versamenti annuali che, uniti ai contributi pubblici, vanno a costituire un fondo dedicato, il quale consente agli agricoltori un risarcimento anche nei casi di danni dovuti a fitopatie e infestazioni parassitarie, non coperti dalle polizze assicurative tradizionali. ‘i fondi mutualistici – ha precisato TRESTINI – si sono dimostrati in grado di offrire una copertura dei rischi produttivi che il sistema assicurativo non era in grado o non era disposto di assumere in quanto prevalentemente riconducibile a fattori biotici, rispetto ai quali non esistono modelli predittivi di rischio sufficientemente affidabili. la nuova pac offre, piu’ di qualunque altro strumento previsto, una solida continuita’ degli strumenti finanziati giustificando tale scelta proprio per i cambiamenti climatici associato a frequenza e gravita’ di eventi meteorologici estremi, come pure le crisi sanitarie e fitosanitarie, che possono comportare rischi di volatilita’ dei prezzi e una crescente pressione sui redditi, specie su quelli dei produttori agricoli primari’.”.