CEREALI: ANACER , IMPORT/EXPORT IN ITALIA NEI PRIMI TRE MESI DEL 2022

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“sulla base dei dati provvisori istat le importazioni in italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nel primo trimestre 2022 sono aumentate nelle quantita’ di 559.000 tonnellate (+11,4%) e nei valori di 656,6 milioni di euro (+42,5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”, rende noto un comunicato di anacer-associazione nazionale cerealisti, che precisa: “tra i principali cereali in granella si registra l’incremento delle quantita’ importate di grano tenero (+239.500 t, pari a +22,7%), di mais (+117.000 t, +7,7%) e di orzo (+79.700 t, +70%), mentre risultano diminuire gli arrivi di grano duro (-80.000 t con un controvalore in aumento del 29,3%). l’import di riso, considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e riso lavorato, aumenta di 16.300 t (+29,5%). per quanto riguarda le oleaginose e relative farine, si riscontra un incremento dell’import di semi e frutti oleosi di 19.300 t (+2,7%), pari a +101,7 milioni di euro (+28,9%) e delle farine proteiche vegetali di 84.000 t (+15,1%), pari a +51,5 milioni di euro (+27,3%)”. “le esportazioni dall’italia nel primo trimestre 2022 aumentano nelle quantita’ di 248.000 tonnellate (+22,2%) e nei valori di 417,5 milioni di euro (+41,7%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”, informa il comunicato, nel rilevare che “aumenta l’export di cereali in granella, soprattutto il grano duro (+173.000 t), la farina di grano tenero (+21.900 t, pari a +46%) e le paste alimentari (+15.000 t, pari a +3%)”. “pure in aumento le vendite all’estero dei prodotti trasformati (+10,2%), dei mangimi a base di cereali (+3,8%) e del riso (+7,3% considerato nel complesso tra risone, semigreggio e lavorato)”, aggiunge il comunicato, nel precisare che sono “in leggero calo invece le quantita’ esportate di semola di grano duro (-1.900 t)”. “i movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi tre mesi del 2022 un esborso di valuta pari a 2.200,6 milioni di euro (1.544,0 nel 2021) ed introiti per 1.419,0 milioni di euro (1.001,5 nel 2021); pertanto il saldo valutario netto e’ pari a -781,6 milioni di euro, contro -542,5 milioni di euro nel 2021”, conclude il comunicato.