SOIA: COLDIRETTI, SBLOCCO NAVI DAL MAR NERO IMPORTANTE PER SALVARE STALLE ITALIANE

(riproduzione riservata)

un comunicato stampa di coldiretti rende noto che: “lo sblocco delle navi di cereali e mangimi dal mar nero e’ importante per salvare le stalle italiane in una situazione in cui l’italia importa dall’estero il 73% del suo fabbisogno di soia per l’alimentazione degli animali. e’ quanto afferma la coldiretti nel commentare positivamente la notizia che dal porto ucraino di yuzhny sul mar nero e’ partita la nave mv sacura con un carico di 11 milioni di chili di soia diretto al porto di ravenna. la ripresa delle esportazioni e’ particolarmente importante per l’italia con i raccolti nazionali di foraggio e mais tagliati da siccita’ e maltempo estremo che hanno colpito duramente la pianura padana – sottolinea la coldiretti – dove si concentra 1/3 della produzione agricola nazionale e circa la meta’ degli allevamenti dai quali nascono formaggi e salumi di eccellenza made in italy. il blocco delle forniture dall’ucraina ha determinato forti rincari in una situazione in cui – sottolinea coldiretti – i costi di produzione nelle stalle italiane sono cresciuti del 57% secondo il crea mettendo in ginocchio gli allevatori nazionali. nelle campagne- continua la coldiretti – piu’ di 1 azienda agricola su 10 (11%) e’ in una situazione cosi’ critica da portare alla cessazione dell’attivita’ ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo il crea. la crisi ucraina e i suoi contraccolpi globali hanno messo in evidenza quanto l’italia sia deficitaria su molti fronti per quando riguarda il cibo ed e’ costretta ad importare i 3/4 (73%) della soia, il 64% della carne di pecora, il 62% del grano tenero, il 53% della carne bovina, il 46% del mais, il 38% della carne di maiale e i salumi, il 36% dell’orzo, il 35% del grano duro per la pasta e il 34% dei semi di girasole, mentre per latte e formaggi ci si ferma al 16%. ‘l’italia e’ costretta ad importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori’, afferma il presidente della coldiretti ettore PRANDINI, nel sottolineare l’importanza di intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione. ‘occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione ma – continua PRANDINI – serve anche investire per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane, contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, per tutelare la biodiversita’ e affrontare i cambiamenti climatici e in tale ottica il pnrr rappresenta un’opportunita’ importante per ridurre la dipendenza dall’estero’. la ripresa del passaggio delle navi cariche di cereali sul mar nero e’ importante anche per combattere la carestia in ben quei 53 paesi dove. secondo l’onu, la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l’alimentazione. un importante contributo alla stabilita’ politica proprio mentre – conclude la coldiretti – si moltiplicano le tensioni sociali ed i flussi migratori, anche verso l’italia”.