IL 10/9 A MONTESPERTOLI 50 ANNI CANTINA SOCIALE COLLI FIORENTINI CON GARDINI, SACCARDI, PICCININI

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“dai 23 soci fondatori che, nel 1972, producevano 5 mila quintali di uva, alle oltre 300 aziende di oggi che coltivano e tutelano circa 1.500 ettari di paesaggio toscano producendo oltre 100 mila quintali. e’ il bilancio dei primi 50 anni di attivita’ della cantina sociale colli fiorentini, il principale produttore di vino chianti al mondo. per festeggiare questa importante ricorrenza la cantina ha in programma una giornata di festa e di confronto che si svolgera’ sabato 10 settembre nella sede di montespertoli. sara’ anche l’occasione per fare il punto sul suo futuro e sulla vendemmia 2022”, informa un comunicato della cantina sociale colli fiorentini. “quest’anno partiamo dal -20% di produzione registrato l’anno scorso a causa delle gelatee prevediamo di recuperare, almeno in parte, la produzione persa. i nostri nemici quest’anno sono la siccita’ e gli ungulati che rappresentano un grande problema per la nostre aziende. l’obiettivo, pero’, e’ raccogliere tra i 100 e i 120 mila quintali di uva”, ha detto il presidente della cantina ritano BARAGLI. “di questo e di altri temi si parlera’ il 10 settembre a montespertoli. nel programma della giornata, dopo il saluto del presidente baragli, c’e’ la tavola rotonda ‘la cooperazione, l’impresa a presidio dei territori e delle comunita’ che ci vivono; passato, presente e futuro della cantina sociale colli fiorentini’. parteciperanno tra gli altri maurizio GARDINI, presidente nazionale confcooperative, alessio MUGNAINI sindaco di montespertoli, paolo CAMPINOTI, sindaco di gambassi terme, stefania SACCARDI assessore all’agricoltura della regione toscana e carlo PICCININI presidente nazionale fedagripesca. a seguire saranno consegnate le targhe ai soci fondatori”, informa ancora il comunicato. “in questi 50 anni di attivita’ abbiamo fatto tanta strada al fianco delle nostre associate. nel nostro futuro c’e’ l’impegno a cercare di convincere altre aziende a entrare a far parte della nostra grande famiglia per continuare a crescere tutti insieme, tutelando il lavoro dei nostri soci con un occhio di riguardo nei confronti del consumatore. la cooperativa e’ una fonte di miglioramento delle condizioni di vita delle aziende e del territorio: le coop non delocalizzano la produzione, anzi, restano a presidiare il territorio e contrastano lo spopolamento delle aree svantaggiate. hanno un ruolo economico e sociale che andrebbe valorizzato maggiormente”, ha concluso BARAGLI.