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un comunicato stampa di confagricoltura rende noto che: “‘poco efficaci e tempestive nell’ottica di contrastare la crescita senza precedenti e la volatilita’ dei prezzi del gas che stanno penalizzando famiglie e imprese’. lo afferma il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, a proposito del pacchetto di misure presentato oggi dalla commissione europea sui costi dell’energia e la sicurezza dell’approvvigionamento in vista della riunione del consiglio europeo il 20 e 21 ottobre. ‘anche se sono state definite di emergenza – prosegue GIANSANTI – molti dettagli operativi restano ancora da delineare in vista dell’entrata in vigore soltanto all’inizio del prossimo anno. il calo dei prezzi del gas che si e’ registrato negli ultimi giorni dimostra il ruolo che gioca la speculazione’. ‘assolutamente inadeguate le proposte relative ai sostegni che gli stati membri potranno destinare alla riduzione del ‘caro bollette’ – sottolinea il presidente di confagricoltura -. non sono previsti nuovi stanziamenti in un quadro di solidarieta’. potra’ solo essere rimodulata soltanto una parte dei fondi di coesione 2014-2020 non ancora utilizzati. per l’italia, sarebbero disponibili appena 4 miliardi di euro. una somma inadeguata alle necessita’, considerando che i costi energetici hanno raggiunto un’incidenza del 25% sul totale dei costi’. ‘non e’ possibile continuare sulla strada degli aiuti di stato elargiti sulla base delle capacita’ di spesa dei bilanci pubblici. nonostante le pesanti ricadute economiche della pandemia e della guerra in ucraina, la ue ha lasciato invariati gli stanziamenti destinati all’agricoltura. il corretto funzionamento del mercato unico e’ a rischio’. ‘ci auguriamo che i capi di stato e di governo della ue rivolgano un pressante invito alla commissione, affinche’ metta rapidamente a disposizione delle imprese agricole nuove risorse per contenere i prezzi alla produzione’. ‘il settore agroalimentare – conclude GIANSANTI – va messo al riparo da qualsiasi forzata riduzione dei cicli di produzione che avrebbe come effetto l’ulteriore aumento dell’inflazione e della spesa delle famiglie per l’alimentazione'”.