COLDIRETTI/FILIERA ITALIA A LOLLOBRIGIDA, NON ESCLUDERE VINO DA RIFORMA IG MA SALVARNE PECULIARITA’

(riproduzione riservata)

coldiretti e filiera italia in una lettera inviata al ministro dell’agricoltura e della sovranita’ alimentare francesco LOLLOBRIGIDA , a firma del presidente ettore PRANDINI e del consigliere delegato luigi SCORDAMAGLIA, affermano: “il vino non deve essere escluso dalla riforma del regolamento sulle indicazioni geografiche ma occorre anche salvaguardare le peculiarita’ di un settore simbolo che rappresenta oltre la meta’ del valore economico della filiera dei prodotti a denominazione di origine europei”. lo rende noto un comunicato stampa di coldiretti che cosi’ prosegue: “la proposta di regolamento ue sulle indicazioni geografiche (ig) di vini, bevande spiritose e prodotti agricoli e sui regimi di qualita’ dei prodotti agricoli si pone l’obiettivo di uniformare il quadro giuridico delle ig attraverso un sistema unico di tutela delle denominazioni, inserendo quindi anche il settore vino con conseguenti modifiche dell’attuale quadro normativo”. PRANDINI e SCORDAMAGLIA rilevano che “una sua esclusione mal si concilierebbe con le sue specificita’ che nel tempo ne hanno fatto un simbolo delle indicazioni geografiche e che, come tale, deve essere inserito a pieno titolo in tutte le politiche europee del settore: dalla politica di qualita’ a quella sulla promozione. un indirizzo che, proprio su pressione di coldiretti e filiera italia, ha gia’ portato la commissione europea a rivedere il programma di lavoro annuale sulla promozione dei prodotti agroalimentari per il 2023 eliminando ogni ipotesi di penalizzazione per il vino, cosi’ come per carni, salumi e birra”. continuano coldiretti e filiera italia che “altrettanto fondamentale sara’ mantenere all’interno della proposta di regolamento alcune specificita’ normative del settore, che nel tempo ne hanno determinato i punti di forza per il suo successo, in termini di controllo, tutela, legame con il territorio, valorizzazione e protezione nei negoziati internazionali. allo stesso modo e’ importante velocizzare e snellire le procedure, specificando senza allargare a dismisura ruolo e competenze dell’euipo”. PRANDINI e SCORDAMAGLIA chiedono al ministro di “intervenire affinche’ il settore vitivinicolo sia opportunamente ed efficacemente tutelato in sede di negoziato, evitando la sua esclusione dalla proposta di revisione del regolamento, cosi’ come previsto dal lavoro avviato in sede di palamento europeo da parte del relatore on. paolo DE CASTRO (S&D)” . concludono coldiretti e filiera italia che “il volano economico generato dal vino italiano vale oltre 11 miliardi di fatturato e offre opportunita’ di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone”.