IMBALLAGGI: CONFAGRICOLTURA, COMMISSIONE UE RIVEDA PROPOSTA REGOLAMENTO SERVE PERCORSO GRADUALE

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“la proposta di regolamento sugli imballaggi, ufficializzata con un comunicato stampa della commissione europea, conferma tutte le preoccupazioni che gia’ avevamo denunciato e che emergevano da una prima lettura delle bozze circolate informalmente. si e’ scelto di mantenere l’impostazione di regolamento direttamente applicabile quando sarebbe stato opportuno preferire la “direttiva” come strumento legislativo, cosi’ da permettere ad ogni stato membro di avere piu’ tempo nel recepire il dettato comunitario e piu’ spazio di manovra per identificare specifici bisogni del proprio tessuto imprenditoriale”, informa la confagricoltura. “altra criticita’ che viene confermata e’ legata all’aumento dei costi che inevitabilmente la ricerca di materiali alternativi a quelli che vengono banditi (con le alte percentuali di riciclato richiesto), generera’. enormi e di forte impatto, inoltre, le ricadute in termini di sicurezza alimentare e qualita’ organolettiche per prodotti considerati tra i piu’ deperibili. preoccupano, poi, l’esiguo lasso di tempo concesso per il passaggio al bio e al compostabile di alcuni materiali e il divieto di utilizzare imballi monouso per i prodotti ortofrutticoli freschi. confermate, infine, le rigide disposizioni che regoleranno l’etichettatura degli imballaggi”, prosegue confagricoltura, che conclude: “confidiamo che, nel passaggio che attende il provvedimento in parlamento europeo e in consiglio, si possano superare le diverse criticita’ registrate e che si avvii un percorso condiviso, graduale e armonizzato. un percorso che e’ mancato e senza il quale siamo convinti che la transizione enfatizzata nel comunicato della commissione, non possa dirsi pienamente compiuta e sostenibile perche’ incompatibile con le esigenze e le peculiarita’ dei diversi settori e con obiettivi realistici ed economicamente percorribili. una mancanza di realismo, quella dei commissari, ancora piu’ lampante se si considera la situazione di tempesta perfetta o di “policrisi”, come e’ stato definito proprio a livello comunitario il complicatissimo contesto climatico, politico, storico ed economico, con tutti i principali input produttivi al rialzo, in cui si trova ad operare il settore primario”.