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si e’ svolta a madonna di campiglio la quinta edizione del festival agri risk management (farm), organizzato da co.di.pr.a. trento, condifesa bolzano e asnacodi italia. un momento di confronto necessario per cercare di disegnare nuove strategie e trattorie di futuro all’interno delle quali trovare soluzioni alle sfide che il mondo dell’agricoltura deve affrontare: “basti pensare l’aumento esponenziale dei costi di produzione, la situazione geopolitica complessa che stiamo vivendo, le fitopatie che colpiscono le campagne dei nostri territori, come flavescenza e scopazzi, e il conclamato cambiamento climatico”, ha detto giovanni MENAPACE, presidente di codipra, durante il suo intervento introduttivo. “un mondo in veloce cambiamento e per restare al passo anche noi dobbiamo procedere con un cambio di approccio”, ha concluso. problematiche sottolineate anche da michael SIMONINI, presidente del consorzio di difesa di bolzano, che ha voluto evidenziare come sia “possibile trovare soluzioni innovative anche grazie alla sinergia che si crea tra i vari componenti del nostro mondo, proprio come durante il festival”. sulla necessita’ di cambiare passo e’ intervento albano AGABITI, presidente di asnacodi italia, che ha sottolineato come la politica agricola comune 2023-2027 (pac) sia pienamente in linea con la necessita’ di trovare soluzioni sempre piu’ efficaci per aumentare la resilienza delle aziende agricole. “una pac – ha spiegato AGABITI – che introduce 3 elementi di assoluta novita’: le risorse a disposizione della gestione del rischio, l’agricat, il primo fondo mutualistico nazionale a disposizione per tutte le aziende agricole italiane, e l’attenzione verso l’innovazione tecnologica”. alessandro MOLINARI, amministratore delegato e direttore generale itas mutua, ha sottolineato come “il settore agricolo assicurativo privato non possa arrivare da solo a coprire tutte le richieste di rischio e che questa non sarebbe la soluzione piu’ efficiente. i budget assicurativo e riassicurativo non sono stati sufficienti ad accontentare la richiesta del comparto, proprio per questo l’intervento e l’indirizzo pubblico e’ fondamentale, cosi come lo sara’ (il fondo) agricat”. conclusi gli interventi introduttivi del convegno “gestione del rischio: costruiamo innovazioni per la sostenibilita’” i lavori sono proseguiti con tre momenti distinti, la plenaria introduttiva, seguita da sei workshop e una plenaria conclusiva per riassumere i lavori dei diversi tavoli di lavoro e tirare le fila dell’intera giornata, che hanno permesso di presentare le novita’ del settore. il compito di raccontare come l’europa sia in prima fila per sviluppare soluzioni al servizio degli agricoltori e’ stato affidato a kathrin RUDOLF, componente della commissione europea, che ha sottolineato l’importanza degli interventi messi in campo a sostegno del settore primario. dall’esposizione dei dati si e’ potuto evincere come l’italia sia leader in questo settore. elio CATANIA, senior advisor del ministero dell’agricoltura della sovranita’ alimentare e delle foreste, e’ intervenuto sottolineando come “il nostro paese e’ in una continua turbolenza da almeno 50 anni, siamo in ritardo in termini tecnologici”, ma “da quattro cinque anni recuperiamo, anche grazie agli interventi previsti da industria 4.0. il mondo agricolo deve saper sfruttare il momento, ne abbiamo le possibilita’ e la vivacita’ e qualificata partecipazione ai lavori del farm lo conferma”. maurizio SILVI, direttore filiale di trento della banca d’italia, in dialogo con cosimo MARSELLA (banca d’italia) e michele CASCARANO (banca d’italia), ha raccontato quali sono i contributi e le strategie di economia sostenibile che la banca centrale ha attivato a supporto del cambiamento che stiamo vivendo. andrea BERTI, direttore di asnacodi italia, ha chiuso la prima parte dei lavori evidenziando l’importanza del trasferimento di conoscenza e dell’innovazione tecnologica. due focus da sempre al centro del sistema asnacodi italia-condifesa. “in questo momento di trasformazione e’ fondamentale per gli agricoltori – ha sottolineato berti – efficientare le risorse pubbliche, comunicare e instaurare una corretta gestione del rischio che prevede un approccio a 360 gradi. il settore agricolo rispetto ad altri ha un duplice vantaggio: importanti risorse pubbliche e un approccio di sistema per pianificare e attivare in anticipo le strategie da adottare nei momenti di crisi. farm, incubatore di futuro, nel corso delle edizioni ha approfondito temi e valutato ipotesi e traiettorie di innovazione che dal giorno seguente sono diventati operativita’ in una contaminazione di stimoli di cui ai risultati presentati”. “i temi discussi durante il festival – ha sottolineato giulia ZANOTELLI, assessore dell’agricoltura della provincia autonoma di trento, sono quelli che si affrontano da qualche anno, alcuni hanno trovato risposta altri cercano risorse e appoggi normativi. risorsa idrica, cambiamenti climatici, fitopatie e capacita’ di dialogo. stiamo lavorando per trovare risposte, veramente concrete”.