PESCA: LEGACOOP ROMAGNA, NON CONTRARI A EOLICO MARINO MA SERVONO GARANZIE PER PESCA E ACQUACOLTURA

(riproduzione riservata)

“impianti eolici in mare adriatico, legacoop romagna presenta un proprio documento. scade il 13 aprile, infatti, la possibilita’ di presentare osservazioni al ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica nei confronti del progetto eolico della societa’ agnes s.r.l. (romagna 1 e romagna 2). tra le richieste: rassicurazioni sulle attivita’ di pesca, compensazioni per il comparto ittico, dotazioni di sicurezza, e coperture assicurative ad hoc a carico dei proponenti”. lo rende noto un comunicato di legacoop romagna, che cosi’ prosegue: “il testo e’ frutto di due riunioni di confronto approfondito, svolte il 6 e 7 aprile, che hanno coinvolto le cooperative della pesca, i lavoratori del mare e i sindaci della costa, oltre alla societa’ promotrice. con oltre 2.300 imprese nella pesca e acquacoltura e con piu’ di 3.000 occupati e addetti (a cui si aggiungono imprese e occupati di un indotto molto importante), il settore ittico rappresenta per l’emilia romagna, e in particolare per la romagna, una componente importante, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista storico, culturale e sociale. serve prima di tutto -secondo il documento di legacoop romagna, inviato, oltre che al ministero, alla regione e ai comuni dei territori interessati – una distanza tra gli aerogeneratori tale da consentire il passaggio delle imbarcazioni e lo svolgimento delle attivita’ di pesca, di qualsiasi tipo, ma anche e soprattutto che venga consentita la navigazione e l’attivita’ ittica tra i due impianti previsti. la societa’ proponente dovra’ farsi carico di dotazioni di sicurezza specifiche per le imbarcazioni. considerando poi che e’ molto complicato pescare a strascico in un parco eolico, si chiede che cavi ed elettrodotti siano interrati a una profondita’ di almeno due metri. l’impatto sulla fauna marina sara’ comunque inevitabile, quindi occorre che vengano prese tutte le precauzioni possibili. per quanto riguarda le coperture assicurative, visti i rincari che i pescatori dovranno affrontare, si domanda un contributo ad hoc per chi dovra’ operare all’interno dei parchi eolici”. “legacoop romagna – dice il presidente paolo LUCCHI – ha deciso di presentare un proprio documento, non per contrastare l’iniziativa di agnes, poiche’ pensiamo che l’eolico sia una delle potenzialita’ di produzione energetica che va sostenuta nel nostro paese, ma con lo scopo di ridurre gli effetti negativi. nella pianificazione di un impianto eolico offshore, quindi, e’ fondamentale un dialogo preventivo con le parti interessate, soprattutto con i pescatori, le cooperative di pesca e le associazioni di categoria, cosa che, a nostro avviso, da parte dei soggetti proponenti e’ mancata fino a questo momento. mentre abbiamo trovato grande attenzione nei comuni costieri coinvolti e speriamo di averne altrettanta da parte della regione emilia-romagna”. “siamo partiti – dice il responsabile delle cooperative della pesca, mirco BAGNARI – dalla necessita’ di inquadrare il progetto di agnes in una programmazione di insieme che tenga presente anche le altre iniziative in corso – a partire dal rigassificatore – fino ai vincoli gia’ esistenti, ad esempio per le aree marine protette o le aree militari. con i suoi 75 aerogeneratori e un’area occupata di quasi 400 chilometri quadrati non ci nascondiamo che il progetto desta forti preoccupazioni per le attivita’ di pesca e acquacoltura. e’ importante poi che le eventuali compensazioni (economiche dirette o di altra natura) individuate e concordate per la realizzazione dell’impianto siano definite in modo tale da prevedere un adeguato ristoro per le attivita’ di pesca e per i lavoratori del mare che subiranno l’impatto di tale intervento”.