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“ispirandoci anche all’enciclica di PAPA FRANCESCO, laudato si’, ribadiamo quanto sia importante affermare la difesa della produzione di cibo in modo naturale, non creando pericolose divaricazioni tra natura e scienza”: lo ha detto roberto NOCENTINI, presidente dell’associazione italiana allevatori, nel suo discorso al termine della santa messa officiata in san pietro dal cardinale mauro GAMBETTI. questo il testo completo del discorso del presidente NOCENTINI: “siamo tornati, con gioia e devozione, per rendere omaggio al nostro santo patrono, sant’antonio abate! e’ un grande onore essere nel centro della cristianita’. abbiamo lasciato le nostre case e le aziende. lo abbiamo fatto perche’ potessimo festeggiare il patrono con le nostre famiglie, con i colleghi allevatori e con molti altri amici e con lei, eminenza, e con le autorita’ civili e militari che ogni volta, da ben diciassette anni in quest’occasione, ci onorano con la loro presenza e vicinanza. siamo orgogliosamente allevatori ed agricoltori, abituati a veder crescere gli animali di cui siamo umili custodi e, a fianco ad essi, produciamo anche frutti della terra che spesso sono fonte di nutrimento comune tra noi e loro. anche quest’anno abbiamo portato nella piazza di fronte al colonnato, per la tradizionale benedizione che lei vorra’ impartire, una rappresentanza degli animali che alleviamo, accudendoli tutti i giorni e spesso pure di notte! e’ il nostro compito principale, perche’ da essi noi traiamo il nostro reddito e il sostentamento per le nostre famiglie. ma anche perche’ abbiamo la responsabilita’ di fornire prodotti e cibi sani e sicuri alla collettivita’. con il bestiame viviamo tutti i giorni a stretto contatto con la natura, della quale ci sentiamo tutori e custodi. vediamo crescere e prosperare nel benessere i nostri animali, cosi’ come abbiamo la volonta’ di far crescere in noi ogni giorno fede e speranza. il 2024 sara’ un anno di preparazione, anche spirituale, in vista di un altro grande giubileo che ci riportera’ di nuovo a roma e in san pietro. noi allevatori vogliamo dare un contributo di cristiana riflessione sui valori fondanti del creato e della famiglia contadina, che per sua natura si basa sulla solidarieta’, sulla pace e la concordia. valori che purtroppo, ancora oggi, sono messi in pericolo dai perduranti conflitti in diverse zone del mondo, e che amplificano le sofferenze di intere popolazioni, aggravando dolorosi fenomeni come le carestie, la fame, l’emigrazione forzata dalle proprie terre. ispirandoci anche all’enciclica di PAPA FRANCESCO, laudato si’, ribadiamo quanto sia importante affermare la difesa della produzione di cibo in modo naturale, non creando pericolose divaricazioni tra natura e scienza: i cambiamenti sono normali nella dinamica di sistemi complessi, ma la velocita’ delle azioni umane puo’ contrastare con la naturale lentezza dell’evoluzione biologica. facciamo nostro il messaggio, sempre vivo e valido, trasmesso da un altro grande santo, san francesco d’assisi, rivolto alla pacificazione dei cuori degli uomini e alla tutela del creato, in questa tradizionale occasione che chiamiamo ‘giornata dell’allevatore’. lo rivolgiamo a noi stessi e alla nostra comunita’ professionale, ma anche alla collettivita’ ed alle istituzioni. ci e’ affidata, in gran parte e fin dall’inizio, la responsabilita’ di garantire la sicurezza alimentare e le buone pratiche in allevamento: la nostra vicinanza al mondo animale e’ la stessa, sia che ci occupiamo di piccole stalle, sia di quelle di grandi dimensioni. noi vogliamo essere ‘bravi allevatori’ e meritare la fiducia dei cittadini ed anche delle istituzioni che ci sostengono e ci affidano il compito di far crescere e migliorare il nostro patrimonio zootecnico”.