RIFORMA DOP E IGP: DE CASTRO, CON OK UE TORNA AL FIANCO DEGLI AGRICOLTORI

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“‘il successo di oggi restituisce un esempio di come l’europa, quando e’ spinta dalla giusta volonta’ politica, sia in grado di accompagnare gli agricoltori verso quei modelli produttivi che hanno reso la nostra filiera agro-alimentare ineguagliabile al mondo in termini di qualita’ e sostenibilita’ del cibo, grazie a un modello unico di tutela, gestione e promozione dei prodotti ad indicazione geografica, sinonimo di eccellenza, unicita’ e legame con il territorio”. lo afferma in un comunicato paolo DE CASTRO (s&d), relatore del provvedimento per il parlamento europeo, nel commentare l’approvazione con un maggioranza di quasi il 90% (520 a favore, 19 contrari e 64 astenuti) del nuovo regolamento sulle indicazioni geografiche per prodotti agro-alimentari, vini e bevande spiritose. grazie al parlamento europeo, rivendica DE CASTRO, “il nuovo regolamento, che entrera’ in vigore nella prima meta’ di aprile, fara’ evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza investire alcun fondo pubblico. come? rafforzando i consorzi, veri motori per lo sviluppo di dop e igp, con maggiori e migliori responsabilita’, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti e la promozione del turismo ad indicazione geografica; potenziando la protezione, soprattutto a livello internazionale, online e nel sistema dei domini internet, oltre a quando le indicazioni geografiche sono utilizzate come ingredienti; semplificando le procedure e stabilendo che l’esame delle richieste di registrazione e modifica dei disciplinari non potra’ richiedere piu’ di un anno; non da ultimo, migliorando gli standard di sostenibilita’, benessere animale e trasparenza nei confronti dei consumatori, con l’indicazione obbligatoria sull’etichetta di qualsiasi prodotto dop o igp del nome del produttore, e la redazione di un rapporto che spieghi l’importanza di questi prodotti in termini di sostenibilita’ ambientale, sociale, economica, e di rispetto della salute e del benessere animale”. “non solo – prosegue l’eurodeputato pd -, abbiamo infatti eliminato una volta per tutte quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre ig, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o del prosek made in croazia, chiarendo come eventuali registrazioni di menzioni tradizionali, come quella del prosek, non potranno piu’ essere prese in considerazione, in quanto identiche o evocative di nomi di dop o igp”. “dopo le crisi dovute alla pandemia, all’invasione russa dell’ucraina e all’impennata dei costi di produzione – sottolinea il relatore del parlamento europeo – finalmente una buona notizia per gli agricoltori europei! ora il testimone passa nelle mani dei produttori e delle filiere, che dovranno dimostrare di essere all’altezza della sfida, e sfruttare al meglio quanto tracciato con questo regolamento. dal canto nostro, chiediamo la creazione di un piano d’azione europeo che possa ulteriormente supportare e consolidare un patrimonio non de-localizzabile, che coinvolge milioni di operatori”. “e’ questa l’europa che vogliamo – conclude DE CASTRO – al fianco gli agricoltori per renderli sempre piu’ competitivi e sostenibili, riallacciando quel legame con le nostre aree rurali che pare essersi smarrito negli ultimi anni”.