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“20 misure cautelari sono state eseguite dai finanzieri della compagnia di cerignola e del nucleo di polizia economico finanziaria di foggia a carico di altrettanti indagati, tra cui imprenditori, professionisti e funzionari pubblici, per le ipotesi di reato di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento indebito di erogazioni pubbliche, favoreggiamento all’immigrazione clandestina, peculato, riciclaggio, falso in atto pubblico, contraffazione di sigilli e traffico di influenze illecite. eseguiti anche sequestri per oltre 5 milioni di euro. due i filoni d’indagine dell’operazione coordinata dalla procura della repubblica di foggia e per la quale sussistono motivi di interesse pubblico alla conoscenza in ragione delle caratteristiche della frode scoperta e delle persone coinvolte: il primo e’ attinente ad una ingente truffa previdenziale ed assistenziale, con centinaia di falsi braccianti agricoli e sussidi indebitamente percepiti per diversi milioni di euro; il secondo teso a favorire, dietro pagamento di somme di denaro, l’ingresso nel territorio nazionale di extracomunitari mediante fittizie assunzioni lavorative. in particolare, nel primo capitolo d’indagine e’ stato individuato quello che viene ritenuto essere un articolato sodalizio criminale, con struttura piramidale e ripartizione dei ruoli, avente base a cerignola e che avrebbe perpetrato per anni una frode previdenziale ed assistenziale milionaria. attraverso quattro societa’ ‘fantasma’ operanti nel settore agricolo sarebbero stati assunti nel corso del tempo 647 falsi braccianti agricoli per poi richiedere e percepire indebitamente indennita’ previdenziali ed assistenziali: disoccupazione agricola, assegni nucleo familiare, malattia e maternita’ etc. per oltre 2 milioni di euro”, informa un comunicato della guardia di finanza. ” attraverso ulteriori societa’ agricola ‘fantasma’, gli indagati avrebbero richiesto l’assunzione di n. 337 lavoratori extracomunitari beneficiando del c.d. ‘decreto flussi’. in tal modo sarebbe stato garantito agli extracomunitari il rilascio del visto di ingresso in italia per motivi di lavoro a fronte del pagamento di una somma di denaro, pari a circa 3.000 euro a persona. tali condotte vengono ritenute integrare il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina”, spiega ancora il comunicato. il testo integrale qui https://tinyurl.com/29jzyv83