COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA PARERE MOTIVATO NELLA CAUSA ITALIA CONTRO AUSTRIA SUL TRASPORTO STRADALE

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la commissione europea rende noto con un comunicato di aver adottato oggi “un parere motivato in un procedimento avviato dall’italia contro l’austria ai sensi dell’articolo 259 del trattato sul funzionamento dell’unione europea. nella sua denuncia, l’italia ha sostenuto che l’austria ha violato il diritto dell’unione – si legge nel comunicato – imponendo alcune misure che limitano il traffico stradale sull’asse del brennero. dopo aver valutato attentamente le osservazioni scritte e orali di entrambi gli stati membri, la commissione ritiene che alcune misure in vigore in austria limitino il trasporto di merci sulle autostrade a12 e a13 e, di conseguenza, la libera circolazione delle merci di cui agli articoli 34 e 35 del tfue: il divieto di circolazione notturna, il divieto di circolazione settoriale per alcune merci con ‘affinita’ ferroviaria’, il divieto di circolazione invernale il sabato e il razionamento dei veicoli pesanti che entrano in autostrada (noto come ‘dosaggio’). pur riconoscendo alcune spiegazioni avanzate dall’austria in relazione a considerazioni di carattere ambientale, la commissione ritiene che le misure austriache manchino di coerenza e non possano quindi essere giustificate nella loro interezza in base al raggiungimento degli obiettivi prefissati (protezione dell’ambiente, sicurezza stradale, fluidita’ del traffico o sicurezza dell’approvvigionamento). inoltre, alcune di queste misure hanno maggiori probabilita’ di incidere sulle imprese straniere rispetto a quelle austriache. per quanto riguarda il motivo dell’italia nei confronti dell’austria relativo alla presunta mancanza di cooperazione sincera, la commissione ritiene che l’italia non abbia fornito prove sufficienti a sostegno di tale affermazione. dopo l’adozione del parere motivato da parte della commissione, l’italia – conclude il comunicato – puo’ decidere di adire la corte di giustizia dell’ue. cio’ non preclude alle parti la possibilita’ di trovare una soluzione amichevole alla controversia e la commissione resta pronta a sostenere entrambe le parti in questo sforzo”.