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‘”si e’ svolta oggi l’assemblea generale annuale di italmopa – associazione industriali mugnai d’italia (confindustria) che rappresenta, in via esclusiva, l’industria molitoria nazionale nei due comparti della macinazione a frumento tenero e a frumento duro”. lo rende noto un comunicato di italmopa, che cosi’ prosegue: “‘nel 2023 sono stati sensibilmente ridimensionati gli eccessi verificatisi l’anno precedente sui mercati internazionali delle materie prime, siano esse agricole o meno, che avevano impattato sui principali costi di produzione degli operatori della filiera. le fluttuazioni repentine dei mercati internazionali, unitamente ai risultati deludenti dei raccolti nazionali, hanno cosi’ determinato oggettive difficolta’ per alcuni anelli della filiera che non hanno agevolato lo sviluppo di un confronto sereno tra gli attori che la compongono – evidenzia andrea VALENTE, presidente italmopa -. in questo contesto, italmopa conferma l’assoluta necessita’ di superare, attraverso un piano di settore organico e condiviso, le criticita’ strutturali che contraddistinguono la filiera ed in particolare la produzione primaria. auspichiamo, a tal fine, la massima collaborazione tra le parti, e che vengano pertanto archiviate contrapposizioni dannose o dogmatismi antiindustriali che non giovano agli interessi dell’intera filiera e, piu’ in generale, del sistema paese’. nel corso dell’assemblea generale annuale, italmopa ha diramato i dati concernenti il comparto molitorio nazionale con specifico riferimento al 2023, caratterizzato da un andamento positivo dei volumi produttivi nel comparto della macinazione del frumento tenero mentre si e’ registrata una contrazione in quello del frumento duro (cl.gy/GUCop). il forte ridimensionamento delle quotazioni degli sfarinati e dei sottoprodotti della macinazione rispetto all’anno precedente, quale conseguenza del rientro dei principali costi di produzione dopo i picchi raggiunti nel 2022, ha pesato invece negativamente sul livello del fatturato del settore molitorio che si e’ situato complessivamente, sulla base degli indicatori relativi alla produzione e ai prezzi delle diverse tipologie di sfarinati e sottoprodotti della macinazione, su 4,975 miliardi di euro con una contrazione complessiva del 18,5% rispetto al fatturato 2022 calcolato in 6,102 miliardi di euro. i volumi di sfarinati prodotti dall’industria molitoria nazionale si sarebbero pertanto attestati, nel 2023, su 8.151.000 t con un incremento complessivo dello 0,3% circa rispetto ai volumi calcolati nel 2022, pari a 8.128.ooo t, mentre il volume complessivo dei prodotti dell’industria molitoria italiana – comprensivi anche dei sottoprodotti della macinazione – avrebbe raggiunto 11,608 milioni di tonnellate (11,583 milioni di tonnellate nel 2022)”.