PSA: BARTOLINI (CIA UMBRIA), A RISCHIO IL COMPARTO SUINICOLO

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“la peste suina africana rappresenta sempre di piu’ un pericolo per il comparto primario del nostro paese. tutto il comparto suinicolo, dagli allevamenti, agli impianti di macellazione, ai salumifici e prosciuttifici, si trova oggi gravemente a rischio. e il rischio, naturalmente, non riguarda solo il danno economico alle aziende, ma anche la salute e il benessere degli animali”, ha riferito matteo BARTOLINI, presidente di cia agricoltori italiani dell’umbria e vice presidente nazionale. “ecco perche’, per i danni alle colture, ma anche per il potenziale pericolo di trasmissione della peste suina, nel gennaio scorso cia umbria ha chiesto con fermezza alla regione il contenimento dei cinghiali una volta chiuso il calendario venatorio”, anche perche’ la caccia “da sola non e’ la soluzione”, osserva il presidente di cia umbria. “occorre mettere in campo una strategia di sorveglianza ponderata e pianificata – ha concluso BARTOLINI – coordinata centralmente da un gruppo di esperti. occorre altresi’ aumentare le risorse finanziarie e umane e adottare accorgimenti strutturali negli allevamenti, a partire dall’adeguamento delle recinzioni. la nostra agricoltura umbra gia’ in difficolta’, non puo’ permettersi il rischio di un ulteriore danno economico». l’organizzazione ricorda che in umbria, come regolato da una delibera di giunta regionale, e’ stato ridotto ad un’ora dalla richiesta di intervento agli atc, il termine trascorso il quale, i proprietari possono intervenire direttamente sul proprio fondo per il contenimento d’urgenza dei cinghiali. ad una condizione: che i proprietari o i conduttori di fondi siano in possesso di regolare e valida licenza di caccia e specificamente formati. in questa direzione cia ha stretto una convenzione con arci caccia che consentira’ ai propri associati la partecipazione a corsi di formazione, in partenza da settembre e con costi calmierati, per l’abilitazione al controllo della specie cinghiali. per informazioni sui corsi di formazione, rivolgersi agli uffici territoriali di cia umbria.