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“rileviamo ancora una volta l’aumento degli infortuni e delle morti sul lavoro, in particolare nel settore agricolo che, nei primi 7 mesi del 2024, ha visto crescere gli incidenti con esito mortale da 59 a 71. un quadro preoccupante che impone alla politica, alle istituzioni, alle imprese e alle parti sociali un impegno deciso e incisivo per far si’ che la cultura della prevenzione e della tutela della salute e sicurezza sul lavoro diventi una priorita’ del paese”. lo afferma in un comunicato alice MOCCI, segretaria nazionale uila uil con delega alla sicurezza, in merito agli open data diffusi dall’inail. “mentre abbiamo apprezzato l’incremento del numero degli ispettori, siamo convinti che vada fatto di piu’ sul versante delle ispezioni e dei controlli”, prosegue MOCCI, nel sottolineare che “da tempo poi continuiamo a ribadire, anche attraverso la campagna promossa dalla uil ‘zero morti sul lavoro’, che serve rafforzare la prevenzione e la formazione, nonche’ adeguare la normativa, sia in rapporto alle innovazioni tecnologiche, sia in quei settori dove risulta carente”. “riteniamo inoltre che un ruolo strategico possa essere svolto dagli enti bilaterali agricoli, non solo per governare il mercato del lavoro, contrastando caporalato e sfruttamento, ma soprattutto nelle attivita’ di informazione e formazione, promozione e divulgazione delle buone prassi e anche per utilizzare le risorse a disposizione per aumentare la cultura della sicurezza e della tutela della salute”, aggiunge MOCCI, nel concludere che “e’ inaccettabile dover assistere ad una strage che si consuma quotidianamente e per la quale si puo’ e si deve fare molto di piu'”.