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“il buon andamento della scorsa campagna di commercializzazione aveva generato un rinnovato ottimismo tra gli agricoltori italiani. l’italia dipende totalmente dalle importazioni di tubero seme, ma i fenomeni alluvionali che hanno colpito il centro-nord europa, combinati alla diffusione di virosi e alla drastica riduzione degli investimenti, hanno determinato una disponibilita’ molto ridotta di materiale propagativo. nonostante questo scenario, in italia le superfici coltivate a patata hanno mantenuto gli ettaraggi storici: cio’ rappresenta un aspetto positivo e stabilizzante a livello di fabbisogno nazionale”. i dati diffusi da unapa -unione nazionale tra le associazioni dei produttori di patate e promotrice italiana del progetto ue potatoes forever! – confermano infatti – sottolinea l’associazione – “che quest’anno la superficie italiana coltivata e’ rimasta sostanzialmente in linea con gli anni scorsi – circa 47.000 ettari – nonostante gli agricoltori italiani – come i loro colleghi europei – abbiano dovuto fronteggiare una significativa mancanza di materia prima. a livello europeo, infatti, nell’ultima campagna sono stati persi 11.000 ettari di patata coltivata a seme. il fattore climatico, caratterizzato da un’accentuata piovosita’, ha influito negativamente sia a livello di rendimenti sia in termini sanitari, causando il declassamento o lo scarto di molto tubero seme. anche l’italia ha dunque subito le ripercussioni di questa carenza che, soprattutto nelle coltivazioni piu’ tardive, si sono tradotte in semine irregolari. a livello piu’ generale le sfide per gli agricoltori sembrano pero’ aumentare di anno in anno: le condizioni climatiche sempre piu’ estreme, la progressiva riduzione di mezzi di difesa ammessi contro i parassiti delle patate, gli scambi commerciali che causano la migrazione nel territorio della ue di insetti alieni e l’aumento delle malattie fungine e delle erbe infestanti rappresentano ulteriori banchi di prova”. “in questo scenario sfidante si inserisce unapa , l’unica aop del settore pataticolo riconosciuta attualmente in italia, nata per tutelare gli interessi della produzione organizzata di fronte alle amministrazioni comunitarie e nazionali. ad oggi ne fanno parte 12 op, per un totale di quota di mercato del 35%; l’associazione aiuta le aziende aderenti a creare sinergie di sistema e ad affrontare le contingenze esterne con resilienza, fornendo il proprio sostegno a livello di rappresentanza, di supporto e confronto rispetto ai temi emergenti che il settore affronta, sia a livello agronomico sia economico. ad oggi, infatti, l’italia ha un sistema pataticolo organizzato fortemente evoluto che si pone all’avanguardia a livello europeo, ed e’ l’unico paese ad aver esteso l’intervento settoriale al comparto della patata, dando la possibilita’ alle nostre op di implementare, analogamente a quanto avviene da decenni nel settore ortofrutta, programmi operativi pluriennali”, fa notare augusto DI SILVIO, presidente di unapa .