COMMISSIONE UE PRESENTA LA “BUSSOLA DELLA COMPETIVITA'” PER FARE DELL’EUROPA IL PRIMO CONTINENTE NEUTRALE DAL PUNTO DI VISTA CLIMATICO

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oggi la commissione ue ha presentato la “bussola della competitivita’”, “la prima grande iniziativa – si legge in un comunicato dell’esecutivo – di questo mandato che fornisce un quadro strategico e chiaro per orientare il lavoro della commissione”. spiega il comunicato che la bussola traccia un percorso affinche’ l’europa diventi il luogo in cui le tecnologie, i servizi e i prodotti puliti del futuro vengono inventati, prodotti e immessi sul mercato, diventando al contempo il primo continente a essere neutrale dal punto di vista climatico. tre le aree di intervento fondamentali: innovazione, decarbonizzazione e sicurezza. il rapporto draghi – ricorda il comunicato – aveva identificato tre imperativi di trasformazione per aumentare la competitivita’ e la bussola definisce un approccio e una selezione di misure faro per tradurre in realta’ ciascuno di questi imperativi: colmare il divario di innovazione, ridurre le dipendenze eccessive e aumentare la sicurezza. i tre pilastri sono integrati da cinque fattori orizzontali, essenziali per sostenere la competitivita’ in tutti i settori: semplificazione, riduzione delle barriere al mercato unico, finanziamento della competitivita’, promozione delle competenze e di posti di lavoro di qualita’, migliore coordinamento delle politiche a livello europeo e nazionale. RELAZIONE PER LA COMPETIVITIVA’ – sempre oggi, la commissione europea ha pubblicato la relazione annuale sul mercato unico e la competitivita’ 2025, che analizza i punti di forza e di debolezza dell’economia dell’ue. la relazione fornisce il contesto analitico per la “bussola della competitivita’”, che – riporta il comunicato di presentazione – “rilancera’ il dinamismo economico in europa”. il rapporto segue l’evoluzione di 22 indicatori di performance chiave, come l’integrazione nel mercato unico, la ricerca e lo sviluppo, la spesa e i prezzi dell’elettricita’. secondo il rapporto – continua il comunicato – la competitivita’ dell’economia dell’ue e’ sottoposta a crescenti pressioni da diversi punti di vista, tra cui gli elevati costi dell’energia e la sovraccapacita’ produttiva dei paesi terzi. inoltre, le barriere persistenti nel mercato unico gli impediscono di raggiungere il suo pieno potenziale, mentre gli oneri normativi sono considerati un ostacolo da due terzi delle imprese dell’ue. l’europa vanta una spesa stabile per gli investimenti, una forte attivita’ di ricerca e un ampio bacino di talenti. tuttavia, le imprese faticano a espandersi, la spesa per la ricerca e lo sviluppo rimane inferiore a quella dei competitor e la digitalizzazione procede troppo lentamente. l’europa – evidenzia la relazione – ha una solida base industriale, ma i prezzi elevati dell’energia pesano sulla sua competitivita’. la decarbonizzazione dell’industria e dei sistemi energetici e la circolarita’ stanno avanzando, ma dovrebbero accelerare. l’ue mantiene la sua posizione di primo esportatore mondiale di servizi e di secondo esportatore di beni. tuttavia – conclude il comunicato -, le dipendenze strategiche e le sovraccapacita’ non di mercato nei paesi terzi meritano un attento monitoraggio.