PADOVA: CIA, TERRITORIO CAMPOSAMPIERESE VOCATO ALLA FRUTTA MA MARGINI GUADAGNO RESTANO BASSI

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“+20% di produzione per le pesche e le nettarine rispetto all’estate del 2024, almeno un -20% per le albicocche. si prospetta buona l’annata dei meloni, con l’arrivo dei primi coltivati in serra”. lo rende noto un comunicato di cia padova, che cosi’ prosegue: “la resa della frutta di stagione nel camposampierese, territorio particolarmente vocato, registra un andamento sinusoidale. a primavera non ci sono stati episodi di gelate tardive, come accaduto negli anni passati: questo ha consentito alle piante un corretto e regolare sviluppo vegetativo; pure la qualita’ e’ ottima’. qualche problema, invece, per le albicocche. ‘vanno ad annate – spiega il presidente della zona cia di camposampiero, nonche’ titolare di un’azienda agricola di frutta a fiumicello di campodarsego, fabio CARRARO – in compenso, sono molto buone. cosi’ cosi’ la produzione delle ciliegie’. la frutta di stagione ha ottime capacita’ nutrizionali, come illustra lo stesso CARRARO: ‘merita una citazione particolare la saturnina, una varieta’ di pesca che e’ stata riscoperta dal grande pubblico da circa un decennio. dall’aspetto piatto, risulta dolce e succosa. l’unico neo e’ che deve venire consumata nel giro di poco tempo dal momento dell’acquisto. in pratica, va raccolta e mangiata’. i meloni in pieno campo, come detto, promettono bene: ‘amano il caldo, ma non le temperature eccessivamente elevate’, spiega daniele PEDRON, segretario della zona cia di camposampiero: ‘il nostro comprensorio e’ caratterizzato da appezzamenti agricoli di piccole e medie dimensioni; fino a cinquant’anni fa ogni famiglia aveva il proprio pezzo di campo. oggi il settore del primario si e’ evoluto. non solo cibo, il camposampierese offre paesaggi e percorsi lenti’. nello specifico, la pista ciclabile treviso-ostiglia: ‘si tratta di un itinerario che attraversa il cuore del nostro territorio. siamo chiamati a valorizzare tale peculiarita’ al fine di attrarre un turismo lento e sostenibile’. per quanto riguarda le criticita’ del comparto, rimane irrisolto il nodo dell’equo reddito a favore degli stessi imprenditori agricoli. ‘fatto 100 il prezzo di un prodotto che si trova sugli scaffali dei supermercati – osserva PEDRON – agli agricoltori resta, se e’ tanto, una marginalita’ del 10%’. compito del governo e’ mettere nelle condizioni gli agricoltori di portare avanti le loro attivita’ mediante leggi adeguate; ad esempio, va subito attuata la norma sulla concorrenza sleale, a tutela del made in italy. nella stessa e’ prevista la figura di un ente nazionale in grado di controllare, ed eventualmente sanzionare, tutte quelle azioni che danneggiano il mercato agroalimentare; come, ad esempio, la vendita di un prodotto palesemente sottocosto. ‘continueremo a chiedere un sostegno al riguardo agli enti competenti’, conclude PEDRON”.