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CACCIA: LOLLOBRIGIDA, ABBIAMO AVUTO IL CORAGGIO DI INCARDINARE IL
DDL DI RIFORMA ANCHE PER AFFRONTARE PROBLEMA FAUNA SELVATICA
il problema fauna selvatica e’ risolvibile attraverso un meccanismo di gestione e la riforma della legge 157/1992 che disciplina la caccia, sollecitata fin dal governo DRAGHI quasi all’unanimita’, va nella direzione della soluzione, ha affermato il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA, intervenuto, questa mattina, all’incontro organizzato dalla cia-agricoltori italiani dedicato alla riforma della normativa sul prelievo venatorio. rispetto al precedente governo, abbiamo avuto piu’ coraggio nell’ incardinare la le legge che ha avuto parere favorevole di altri dicasteri, il che consente di andare veloci, ha aggiunto il ministro. l’auspicio e’ che le opposizioni, al netto delle loro prerogative, abbiano un atteggiamento costruttivo, ha detto LOLLOBRIGIDA. Il Parlamento, dopo le audizioni di tutte le parti coinvolte, ha il compito di comporre i diversi interessi e modificare, migliorando il testo del ddl, ha sottolineato. LOLLOBRIGIDA ha anche fatto alcuni cenni al prossimo collegato agricolo che potrebbe – a quanto si apprende – vedere la luce in luglio e che comprendera’ misure finanziarie per le filiere a cominciare da quella olivicola e da quella del grano. su quest’ultima filiera il ministro ha ipotizzato l’idea di introdurre una contrattazione pluriennale per assorbire le fluttuazioni. infine LOLLOBRIGIDA ha parlato della fura pac stiamo difendendo l’idea di una politica agricola comune cosi come l’hanno concepita i padri fondatori della comunita’ europea per avere sicurezza alimentare e difendere il reddito di chi produce cibo. LOLLOBRIGIDA ha ribadito il no dell’talia e di altri 16 stati membri al al fondo unico sottolineando che la battaglia e’ portata avanti a bruxelles in modo trasversale dalle forze politiche. il ministro ha ricordato di aver chiesto a tutte le associazioni di sollecitare il commissario all’agricoltura cristhian HANSEN a essere piu’ determinato. infine il ministro ha chiarito che, a fronte di tentazioni di rapporti commerciali piu’ stretti con la cina i buoni rapporti con gli stati uniti sono necessari per la difesa della democrazia. quanto ai rapporti commerciali con l’amminsitrazione TRUMP – ha aggiunto – pagare un pochino di piu’ la soia americana per non avere dazi e’ accettabile cosi’ come, Sulla carne, si puo’ fare accordo vincolato.
FAUNA SELVATICA: CIA, NUOVO DDL SULLA DISCIPLINA
DELLA CACCIA SIA SVOLTA CONTRO EMERGENZA
“la proposta di riforma della legge 157/92 che disciplina la caccia rappresenta finalmente il primo passo concreto per la revisione di una normativa obsoleta e carente sulla fauna selvatica che, ormai da anni, non consente piu’ di far fronte all’emergenza ungulati, nonostante i danni milionari ad agricoltura e ambiente, il rischio di malattie, gli incidenti stradali sempre piu’ frequenti e le minacce alla sicurezza dei cittadini anche nelle aree urbane. lo ha sostenuto la cia nel corso dell’incontro sul disegno di legge che ha tenuto oggi a roma, nella sede nazionale, con il ministro dell’agricoltura, francesco LOLLOBRIGIDA. “siamo davanti a una svolta epocale per provare a cambiare una legislazione vecchia di trent’anni che non risponde piu’ alle mutate condizioni agricole, ambientali e faunistiche del paese”, ha spiegato il presidente cristiano FINI. “se la legge del 1992 si focalizzava sulla protezione della fauna, oggi la situazione si e’ ribaltata, con alcune specie in sovrannumero se non infestanti. l’esempio piu’ lampante riguarda i cinghiali, responsabili dell’80% dei danni al settore agricolo: si e’ passati da una popolazione di 50 mila capi in italia nel 1980 ai 900 mila nel 2010, fino agli oltre 2 milioni di oggi, ricorda la cia. “apprezziamo che il ministro LOLLOBRIGIDA abbia aperto la strada, con il ddl, alla costruzione di un nuovo quadro normativo sul tema. non si puo’ aspettare ancora, la situazione e’ fuori controllo e servono strumenti efficaci e adeguati per mettere fine all’emergenza”, ha detto FINI. in particolare, tra le istanze di cia accolte nel testo attuale del disegno di legge, spicca il riconoscimento del ruolo attivo degli imprenditori agricoli nel controllo della fauna selvatica, in primis dei cinghiali. il ddl prevede, infatti, la possibilita’ per gli agricoltori, muniti di licenza venatoria e specifica formazione, di partecipare direttamente ai piani di contenimento, anche in contesti emergenziali, contribuendo da un lato a un presidio piu’ capillare e tempestivo del territorio e, dall’altro, rispondendo alla richiesta del settore di strumenti operativi per difendere le colture e il bestiame e tutelare l’attivita’ agricola. positivo, per cia, anche il potenziamento della funzione degli atc (ambiti territoriali di caccia), ai quali e’ affidato il compito di promuovere sinergie con il mondo agricolo e che potranno incentivare pratiche favorevoli al riequilibrio della fauna selvatica. “ill disegno di legge messo sul tavolo dal ministro LOLLOBRIGIDA e’ fondamentale per iniziare a invertire la rotta sulla questione animali selvatici, diventata insostenibile da nord a sud italia. da parte di cia c’e’ la massima disponibilita’ a lavorare insieme per cogliere appieno l’opportunita’ di riformare la materia, riconoscendo pari dignita’ alle esigenze di tutela ambientale e a quelle produttive”, ha ribadito FINI. la cia ha sottoposto al ministro tre punti chiave che, secondo la confederazione, dovrebbero assolutamente trovare spazio all’interno del ddl: l’introduzione di strumenti automatici di indennizzo per i danni provocati dalla fauna selvatica, che ormai si aggirano tra i 50-60 milioni di euro l’anno; l’istituzione di un fondo di compensazione e di procedure semplificate per il ristoro; una cabina di regia nazionale, anche con rappresentanza agricola; un maggiore ruolo delle organizzazioni agricole nella governance e nella programmazione faunistico-venatoria.