PAC: NARDELLA (S&D) E DORFMANN (PPE), SERVE FRONTE COMUNE PER DIFENDERE IL SETTORE AGRICOLO EUROPEO

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“dobbiamo prepararci a una battaglia difficile a partire dal prossimo 16 luglio, quando la commissione europea presentera’ la proposta del quadro finanziario pluriennale (qfp) per il periodo 2027-2034, che potrebbe prevedere l’unificazione del bilancio e tagli rilevanti alla politica agricola comune. una scelta del genere rappresenterebbe un colpo durissimo alla struttura portante dell’europa rurale e produttiva.” lo dichiarano in un comunicato congiunto gli eurodeputati dario NARDELLA (s&d) e herbert DORFMANN (ppe). “l’ipotesi di ridurre il bilancio agricolo in nome di nuove priorita’, pur legittime, e’ miope e controproducente”, affermano NARDELLA e DORFMANN, che proseguono: “la pac non e’ una politica del passato ma un investimento strategico per il futuro: tutela la sicurezza alimentare, garantisce lavoro e coesione nei territori. destrutturare e disinvestire significherebbe abbandonare milioni di agricoltori e comunita’ rurali proprio nel momento in cui chiediamo loro di affrontare sfide epocali”. “entrambi gli eurodeputati hanno espresso forte contrarieta’ a ogni tentativo di portare la gestione del bilancio agricolo su una logica puramente intergovernativa, fondata su negoziati bilaterali tra commissione e stati membri”, sottolinea il comunicato. “l’eliminazione dell’autonomia strategica del settore agricolo sarebbe la fine della politica agricola comune come la conosciamo”, avvertono gli eurodeputati, secondo i quali “solo una governance comune, basata su decisioni condivise puo’ garantire un approccio equo, trasparente e coerente tra i paesi dell’unione”. “la volonta’ di raggiungere nuovi obiettivi a livello europeo e’ legittima e condivisibile; tuttavia, cio’ non puo’ avvenire a scapito delle politiche fondamentali, come l’agricoltura o la coesione, che costituiscono il cuore del progetto europeo e il motore della sua legittimita’ sociale”, spiegano NARDELLA e DORFMANN, che aggiungono: “pur riconoscendo la necessita’ di superare alcune problematicita’ dell’attuale pac, migliorando quindi l’erogazione dei fondi verso chi vive di agricoltura per stimolare l’innovazione e rendere maggiormente attrattivo il settore per le nuove generazioni, questo non significa il dover cancellare la pac cosi’ come l’abbiamo sempre conosciuta”. “infine, i due eurodeputati rilanciano un appello trasversale a tutte le forze politiche istituzionali: ‘difendere la pac oggi, significa difendere l’idea stessa di un’europa solidale, lungimirante e capace di accompagnare l’innovazione senza lasciare indietro nessuno. ci impegneremo con determinazione per preservare risorse finanziarie adeguate e strumenti legislativi ambiziosi per il futuro dell’agricoltura europea’.”, conclude il comunicato.