PNRR: OICB, SETTORE CARNE BOVINA SIA PROTAGONISTA FILIERA VALE 40 MILIARDI

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“il piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta un’occasione unica anche per il sistema zootecnico nazionale e puo’ consentirgli, con interventi mirati, di contribuire in modo significativo al rilancio economico del paese nella sua transizione verde e digitale. serve pero’ un piano condiviso, tra istituzioni e operatori della filiera, con azioni e strumenti, anticrisi e di lungo periodo per il post pandemia. a fare il punto il convegno ‘pnrr: quali opportunita’ per le aziende zootecniche?’ promosso dall’oicb, l’organizzazione interprofessionale carne bovina, che riunisce cia-agricoltori italiani, copagri, confagricoltura, uniceb, assograssi, fiesa-confesercenti e con assalzoo tra i soci fondatori”, informa un comunicato diffuso dalla cia. “il settore zootecnico e’ fondamentale per l’agroalimentare italiano. il solo comparto della carne (bovina, suina e avicola) genera un giro d’affari di circa 30 miliardi di euro (10 miliardi alla produzione e 20 nell’industria di trasformazione), che arriva a 40 miliardi includendo latte e uova. in particolare, la carne bovina costituisce in valore il 44% e in volume il 33% dell’intero comparto. la filiera zootecnica italiana e’ ai primi posti nel mondo per qualita’ e, da tempo, gli allevatori hanno avviato un percorso improntato alla sostenibilita’”, sostiene l’oicb. “garantire alle aziende zootecniche il giusto equilibrio tra competitivita’ e produzioni compatibili con gli obiettivi green ue e’, dunque, la grande sfida sempre piu’ stringente del post pandemia e che le aziende del comparto potranno sostenere se adeguatamente guidate nel metodo e supportate negli investimenti con strumenti e incentivi, i cui fondi possono arrivare sia dal pnrr che dalla pac. bene, quindi per l’organizzazione, la disponibilita’, annunciata dal mipaaf, di 6,8 miliardi a beneficio del settore primario e per interventi nel parco agrisolare, in logistica agroalimentare, irrigazione, innovazione della meccanizzazione, contratti di filiera e di distretto, biogas e biometano, banda larga e 5g. occorre coinvolgere sempre di piu’ il sistema allevatoriale e zootecnico nel processo di modernizzazione delle imprese e puntare sul rapporto con i cittadini-consumatori, attraverso il pieno coinvolgimento della distribuzione, per maggiore trasparenza e tutela della qualita’, prendendo in carico il compito di informare su questioni come il benessere animale, i processi allevatoriali virtuosi, e la logistica all’ingrosso improntata a criteri sostenibili, l’equa distribuzione del valore lungo la catena di approvvigionamento e la creazione di valore dai sottoprodotti, all’insegna dell’economia circolare”, prosegue l’oicb nel comunicato. “in questo contesto, segnato pesantemente dagli effetti della pandemia, come dalle fake news sul settore, l’oicb rinnova il suo impegno al dialogo e al confronto nei tavoli istituzionali affinche’ vengano riconosciute al settore del bovino da carne, dalla filiera produttiva a quella mangimistica e della distribuzione, le giuste risorse, utili a innovazione e ricerca, in grado di salvaguardarne il reddito e lo sviluppo sul mercato interno ed estero”, conclude l’oicb. “al convegno sono intervenuti, tra gli altri: il consigliere del mipaaf, elio CATANIA; matteo BOSO, presidente nazionale oicb; gianmichele PASSARINI, responsabile filiere cia-agricoltori italiani; matteo LASAGNA, vicepresidente confagricoltura; carlo GIULIETTI, presidente copagri veneto; mario GROSSO, consigliere assograssi; fulvio FORTUNATI, vicepresidente uniceb; gianpaolo ANGELOTTI, presidente fiesa confesercenti; marcello VERONESI, presidente assalzoo”.