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“aggregazione tra imprese e comparti, per ridurre i costi e rafforzare il valore del made in italy; formazione specifica, organizzazione di incoming per buyer stranieri e promozione integrata che coinvolga prodotto e territorio. e’ quanto occorre, in previsione del post-pandemia, al rilancio delle imprese agricole e agroalimentari sui mercati internazionali ancor piu’ per capitalizzare il record storico raggiunto dalle esportazioni del settore con gli oltre 51 miliardi di euro del 2021. a dirlo e’ cia-agricoltori italiani che con un evento a monteroni di lecce, in puglia, ha rinnovato insieme all’agenzia ice, l’impegno a stimolare sempre piu’ l’internazionalizzazione delle imprese, puntando su strategie mirate e valorizzando il potenziale inespresso di tante tipicita’ enogastronomiche, in particolare, al sud e nelle aree interne”, rende noto un comunicato di cia, che sottolinea: “secondo cia, infatti, vanno agevolate realta’ del settore agricolo meno strutturate, rendendo fruibili per loro, strumenti finanziari per la promozione anche fuori dal perimetro locale. serve cambiare approccio anche rispetto al sud italia la cui partecipazione all’export nazionale e’ ferma al 10% da 10 anni e che puo’ giocare un ruolo chiave nel processo di crescita del paese in quanto a prodotti esportati, sia per quantita’ che per qualita’ ed esprimere cosi’, verso partner commerciali gia’ consolidati, come usa e germania, ma anche nuovi, un valore aggiuntivo che potrebbe attestarsi sui 17 miliardi di euro per l’intero meridione”. “del resto, anche in pandemia, l’agroalimentare e’ stato la forza del sud del paese ed e’ cresciuto anche nelle vendite all’estero”, spiega il comunicato, che prosegue: “nella visione di cia, quanto gia’ sostenuto aderendo al ‘patto per l’export’ e in cabina di regia al ministero degli esteri. ovvero: fare rete per valorizzare il brand italia nel mondo; mantenere centrale il ruolo della digitalizzazione nei rapporti b2b; tutelare i marchi commerciali e le indicazioni geografiche contro la contraffazione; offrire competenze e strumenti specifici alle pmi per muoversi oltreoceano e difendersi dall’italian sounding; consolidare il ruolo degli sportelli ice e puntare sul portale unico del ministero degli esteri, per fornire consulenza e individuare tipologie dedicate di accesso ai finanziamenti pubblici agevolati”. “il territorio puo’ fare da traino, forte dell’attenzione rinnovata con la pandemia”, ha detto nel suo intervento il presidente nazionale di cia-agricoltori italiani, dino SCANAVINO, secondo il quale “bisogna saper cogliere quest’opportunita’ indirizzando risorse su nuovi programmi di visite per buyer esterni, con tour incoming nelle aziende in partenariato con le associazioni di categoria per promuovere cibo, turismo e paesaggio. e ancora, la dieta mediterranea, le eccellenze dop e igp come anche il ruolo degli agricoltori protagonisti della ripartenza in chiave green”. “l’evento di oggi, e la collaborazione con il mondo dell’agricoltura, testimoniano quanto la capacita’ di fare rete sia un elemento fondamentale dell’azione del sistema paese a sostegno dell’export: un ecosistema di supporto che fa da abilitatore per la ripresa, i cui attori sono, non dimentichiamolo, le imprese”, ha detto carlo FERRO, presidente di ice agenzia. “come ice vogliamo ripartire dai territori con azioni di supporto ancor piu’ forti rispetto al passato: 19 nuove azioni, cose che tre anni fa non facevamo, perche’ la realta’ post-pandemica sara’ diversa e richiedera’ strategie nuove per rispondere alle sfide dei mercati”, ha spiegato FERRO, nel precisare che “tra queste, i nostri export flying desk che fanno da antenna con i nostri 78 uffici esteri (a bari un funzionario ice e’ a disposizione delle imprese tutti i martedi’ e mercoledi’ presso la cassa depositi e prestiti); la gratuita’ della maggior parte dei servizi per l’avviamento all’export per tutte le imprese fino a 100 addetti; la partecipazione gratuita alle collettive ice in fiere estere fino a tutto il 2022; e il nuovo team di servizi digitali per le imprese”. “l’auspicio e’ che possano essere strumenti efficaci per avvicinare ancora di piu’ ice ai territori, e le imprese italiane, in particolare del mezzogiorno, all’export”, ha aggiunto FERRO, che ha sottolineato: “perche’ la capacita’ di combinare innovazione e creativita’ con il rispetto per la tradizione e il territorio sara’ un fattore essenziale per il successo dell’italia in questa ‘nuova normalita”. “grazie a cia che, a coronamento dell’eccellente collaborazione avviata in questi anni, ha creato questa magnifica occasione di incontro col mondo agricolo del salento”, ha affermato FERRO. “l’incontro in puglia, nella cantina ‘apollonio vini’ con la partecipazione dell’assessore regionale all’agricoltura, donato PENTASSUGLIA, rientra nel percorso di internazionalizzazione per piccole e medie imprese che cia e agenzia ice hanno all’attivo dal 2016 mettendo a segno tour incoming per operatori commerciali e giornalisti esteri, corsi di formazione per imprese, degustazioni in fiere, fino all’ingresso nel gruppo di lavoro micro, piccole e medie imprese, emanazione della cabina di regia al ministero degli esteri per l’internazionalizzazione delle imprese di cui cia fa parte”, conclude il comunicato.

