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“i prodotti alimentari stanno per subire un ulteriore rincaro a causa dell’impossibilita’ di usufruire della logistica marittima in partenza dal mar nero”, afferma il presidente di federalimentare, ivano VACONDIO, che spiega: “questo blocco, infatti, aumentera’ la domanda di materie prime (grano tenero, mais, girasole principalmente, ma non solo) da altri paesi dell’est che possono utilizzare il trasporto via ferro e via gomma, con un conseguente ulteriore consistente aumento di prezzo”. “e’ importante che gli operatori del settore pensino sin d’ora a come poter rafforzare la logistica su ferro e gomma che dovra’ farsi carico di un maggior numero di merci da trasportare, soprattutto materie prime che servono per i prodotti alimentari e sono quindi essenziali”, sottolinea il presidente di federalimentare, secondo il quale “al tempo stesso, e’ fondamentale che questo ulteriore rincaro che sta per abbattersi sul nostro paese sia percepito molto seriamente da tutta la filiera”. “non si tratta di aumenti opinabili ma di dati tanto drammatici quanto chiari e trasparenti e nessuno puo’ fingere che non esistano, distribuzione in primis”, evidenzia VACONDIO. “in caso contrario, sarebbe l’ennesimo aumento nel giro di pochi mesi che graverebbe sulla sola industria alimentare che si sta sobbarcando tutti i costi gia’ da tempo e che e’ al collasso”, spiega il presidente di federalimentare, che conclude: “l’inflazione dei prodotti alimentari e’ di gran lunga maggiore rispetto a quella generale indicata dall’istat e se la distribuzione non ne terra’ conto subito dovra’ prendersi la responsabilita’ della chiusura di diverse aziende alimentari. ma a quel punto a essere in gioco non sarebbero piu’ solo loro: sarebbe a rischio l’intera filiera”.