RIPRISTINO NATURA: COLDIRETTI, CON ESCLUSIONE ECOSISTEMI AGRICOLI PARLAMENTO UE SALVA LE CAMPAGNE

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“il parlamento europeo salva l’agricoltura nell’applicazione della proposta di regolamento sul ripristino della natura, votando l’esclusione degli ecosistemi agricoli come richiesto da coldiretti a tutti i livelli. e’ quanto afferma il presidente della coldiretti ettore PRANDINI nell’esprimere soddisfazione per l’approvazione degli emendamenti che prevedono anche l’eliminazione dell’obiettivo di riduzione del 10% della superficie agricola produttiva, avanzano la richiesta di utilizzare fondi esterni alla politica agricola comune ed introducono il riferimento al rispetto del principio di reciprocita’ per i prodotti importati”. lo rende noto un comunicato stampa della confederazione. “si tratta della conferma dei numerosi dubbi posti da diversi paesi e da molti eurodeputati, ai quali va il ringraziamento della coldiretti, su una proposta che, cosi’ come formulata dalla commissione – spiega PRANDINI – andrebbe a penalizzare il settore agricolo, portando una pesante riduzione del potenziale produttivo, con un conseguente e significativo aumento delle importazioni di prodotti dannosi per il consumatore e per l’ambiente da paesi terzi”. “una posizione di cui la commissione stessa dovra’ ora tenere conto nelle prossime fasi negoziali anche in considerazione del fatto che sulla proposta di regolamento per il ripristino della natura il parlamento europeo si e’ di fatto spaccato in due, con una ristrettissima maggioranza che si e’ espressa contro la proposta di rigetto (324 voti contrari, 312 favorevoli e 12 astenuti), cosi’ come anche la relazione nel suo complesso ha avuto un risultato risicato. una spaccatura che si era verificata in precedenza anche in consiglio ue. la tutela dell’ambiente e la perdita di biodiversita’ si combattono non con posizioni ideologiche, togliendo terreni produttivi dalla disponibilita’ degli agricoltori, o vietando interventi su decine di migliaia di km di percorsi fluviali (con gli effetti drammatici che ne derivano) ma piuttosto favorendo lo sviluppo della multifunzionalita’ e opponendosi all’omologazione ed alla standardizzazione delle produzioni. ripristinare gli ecosistemi in cattive condizioni e’ un obiettivo che puo’ certamente accomunare tutti i portatori di interesse coinvolti e per il quale e’ necessaria un’azione coordinata, ma occorre ora – conclude coldiretti – che la commissione europea valuti a fondo gli ‘effetti collaterali’ della sua proposta, che andrebbe pesantemente a minare la sovranita’ alimentare nazionale ed europea in un momento di grandi tensioni internazionali e rischia di alimentare inflazione e dipendenza dall’estero”.