CEREALI: ANACER, IN PRIMI CINQUE MESI 2023 IMPORT CRESCE IN QUANTITA’ E IN VALORE (+12,9%) SU 2022

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“sulla base dei dati provvisori istat le importazioni in italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi cinque mesi del 2023 sono aumentate nelle quantita’ di 117.000 tonnellate (+1,3%) e nei valori di 329,3 milioni di euro (+8,6%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. lo rende noto un comunicato di anacer, che prosegue: “nel periodo in esame si registra un incremento delle quantita’ importate dei cereali in granella che passano da 5,8 a 6,2 milioni di tonnellate (+5,5%), dovute in particolare al grano duro (+489.000 t); risultano invece in calo gli arrivi dall’estero di grano tenero (-64.700 t), granturco (-55.500 t) ed orzo (-18.400 t). tra gli altri prodotti destinati prevalentemente all’alimentazione animale si riducono gli arrivi di prodotti trasformati/sostitutivi (-17%) e di mangimi a base di cereali (-7%). le importazioni di riso, considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e lavorato si riducono di 33.700 t (-18%). le quantita’ importate di farine proteiche e vegetali diminuiscono di 42.000 t (-4%), quelle di semi e frutti oleosi di 24.000 t (-2%). le esportazioni dall’italia nei primi cinque mesi del 2023 diminuiscono nelle quantita’ di 409.200 tonnellate (-18%) e aumentano nei valori di 98,4 milioni di euro (+4,1%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. si riducono le vendite all’estero dei cereali in granella (-215.300 t, soprattutto grano duro), delle paste alimentari (-57.200 t, pari a -6,4%), dei prodotti trasformati (-27%), della farina di grano tenero (- 6%) e del riso (- 39.300 tonnellate considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e riso lavorato). in controtendenza l’export di semola di grano duro che aumenta di 3.000 t (+6,2%) e di mangimi a base di cereali (+5,5%). i movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi cinque mesi del 2023 un esborso di valuta pari a 4.173,1 milioni di euro (3.843,8 nel 2022) ed introiti per 2.512,3 milioni di euro (2.413,9 nel 2022). pertanto il saldo valutario netto e’ pari a -1.660,8 milioni di euro, contro -1.429,9 milioni di euro nel 2022”.