PSA: ASSESSORE BEDUSCHI, ALLEVATORI MERITANO RISPETTO, EMERGENZA NON SI RISOLVE A PAROLE

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“regione lombardia e’ attivamente in campo per contrastare la peste suina africana con un lavoro incessante, che e’ iniziato fin dalle prime avvisaglie dell’emergenza. lo stiamo facendo con l’impegno dei veterinari, dei tecnici e con un grande sforzo finanziario a sostegno degli allevamenti e per incrementare la biosicurezza. nessuno scarica la responsabilita’ sugli allevatori, che sono le prime vere vittime di questa situazione e meriterebbero rispetto da chi sta usando il dramma che stanno vivendo per mero tornaconto politico”. lo dichiara in un comunicato l’assessore regionale all’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste, alessandro BEDUSCHI, replicando alle dichiarazioni di alcuni consiglieri dell’opposizione in merito ai focolari di peste suina africana. “questa mattina – ricorda l’assessore – ho partecipato all’unita’ di crisi convocata dal commissario FILIPPINI, che entro poche ore emanera’ una nuova ordinanza con provvedimenti restrittivi che vanno nel senso di quanto diciamo da mesi. sostenere che le misure di sicurezza sono rispettate dalla stragrande maggioranza degli allevatori, ma che bastano poche eccezioni per mettere in pericolo l’intera filiera, non e’ una bestemmia e, in futuro, potremo permetterci sempre meno gestioni hobbistiche o dopolavoristiche degli allevamenti, perche’ sono proprio queste a costituire l’anello debole della catena di attenzione e controlli”. “regione lombardia – prosegue l’assessore – e’ la piu’ interessata al problema in quanto detentrice del piu’ grande patrimonio di suini italiano, piu’ di 4 milioni di esemplari. abbiamo da subito reagito investendo oltre 7 milioni di euro in cio’ che realmente si puo’ fare per proteggere allevamenti e animali, cioe’ bandi per dotarli di biosicurezza, che ha raggiunto cosi’ livelli eccezionali. sono state emanate ben 3 ordinanze del presidente fontana che hanno consentito di semplificare l’altra azione fondamentale per debellare il virus, cioe’ gli abbattimenti dell’unico vettore della patologia che e’ il cinghiale. dal 2021 con un trend crescente se ne sono abbattuti piu’ di 46.000”. “ai consiglieri dell’opposizione che se la cavano con un ‘se ci avessero ascoltato’ – ribadisce BEDUSCHI – ricordo che la psa e’ attualmente presente in 14 paesi europei e, purtroppo, anche in altre regioni italiane. il virus non e’ selettivo e non si ferma, come forse vorrebbero, ai confini della lombardia. certo lo sport nazionale e’ sempre quello di dare la colpa di inettitudine e inefficienza a chi amministra, quando invece servirebbe unita’ e solidarieta’ che va oltre l’appartenenza politica. se fosse cosi’ banale, potremmo immaginare che con i metodi e le risorse disponibili la cina, dove la psa dilaga dal 2018, avrebbe risolto facilmente la questione”.